A 29 anni è arrivato il momento di ricominciare: Fabio Coentrao volta pagina, abbandona il Real Madrid e torna nella sua amata Lisbona. La città che lo ha lanciato nel grande calcio internazionale aprendogli prima le porte del Mondiale e poi quelle del Real Madrid lo riabbraccia con grande affetto anche se ad illuminare il suo ritorno non sono state le luci rosse del suo caro Da Luz ma quelle biancoverdi dell’Alvalade.
Fabio Coentrao è andato allo Sporting, la squadra rivale in ambito cittadino del Benfica. La scelta ovviamente ha creato diversi malumori ma a Lisbona dopo il grande tradimento di due anni fa da parte di Jorge Jesus, allenatore simbolo di un’epoca benfiquista passato ad indossare il lungo giubbotto verde, la scelta del calciatore è stata vissuta in maniera più morbida.
D’altronde Coentrao ha scritto pagine importanti della sua carriera con la maglia del Benfica ed è quel club che deve gran parte della riconoscenza per la sua esplosione in prima squadra ed in nazionale. Con la maglia delle Águias ha disputato due stagioni di altissimo livello tra il 2009 ed il 2011 dopo essersi fatto le ossa con ben tre esperienze in prestito. La sua esperienza con la maglia rossa di Lisbona ha evidenziato la grande qualità di questo terzino: corridore, disciplinato ed eccellente crossatore divenuto nel giro di due anni un fiore all’occhiello della vetrina Benfica.
Tuttavia a livello di tifo il terzino sinistro ormai ex Real Madrid è sempre stato un fanatico del Rio Ave, la squadra della sua città natale, Vila do Conde, e quindi il suo non può essere considerato un vero e proprio tradimento.
In ogni caso sarà curioso vedere entrambe le tifoserie come reagiranno negli stadi a questo trasferimento che ha suscitato già forti reazioni. Il derby di Lisbona sarà attesissimo anche per questo.
Lo Sporting diventa la scelta professionale di un grande calciatore frenato fin troppo dagli infortuni e dall’ascesa di Marcelo in queste ultime stagioni. A marzo scorso aveva dichiarato le sue intenzioni di voler giocare a tutti i costi in questa stagione visto che le porte al Real Madrid erano sbarrate e Zidane gli avrebbe concesso solo qualche sporadica presenza nell’arco della stagione.
“Sento di avere ancora almeno tre anni di carriera al massimo livello. Amo Madrid e ho un contratto fino al 2019, ma se non posso giocare qui andrò a farlo altrove. La prossima stagione deve essere quella del mio rilancio”.
Rilancio appunto, quello tanto desiderato e che una piazza come quella dello Sporting può garantirgli. La squadra si è anche discretamente rinforzata con l’arrivo di Cristiano Piccini per il ruolo di terzino a destra e quello di Bruno Fernandes, chiamato a dare qualità alla trequarti. In un contesto più competitivo rispetto all’anno scorso l’inserimento di Fabio Coentrao può essere un fattore determinante per portare la squadra ad un definitivo salto di qualità quantomeno nel contesto del campionato nazionale dove il titolo manca ormai da più di 15 anni.
Recuperato a livello fisico Coentrao ha tutto per ritrovare il meglio della sua condizione e delle sue qualità all’Alvalade: l’anno del Mondiale potrà essere cruciale per un suo ritorno in grandi palcoscenici visto che la nazionale sta adattando un’ala vera e propri come Raphael Guerreiro nel suo ruolo invocando in maniera diretta il ritorno di uno che quel mestiere lo sa fare e anche con grande personalità.
Un trasferimento che smuove una città e può cambiare le sorti sia dello Sporting che di Coentrao stesso: Lisbona lo ha lanciato con la maglia del Benfica, lo ha visto sfondare con quella del Portogallo, laurearsi campione d’Europa con quella del Real Madrid e adesso attende solo di consacrarlo con quella dello Sporting.
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