Fabio Cannavaro una nuova passione sportiva dopo aver vinto tutto nel calcio, ecco di cosa si tratta.
Fabio Cannavaro, il capitano che ha guidato l’Italia alla vittoria della Coppa del Mondo nel 2006 e vincitore dello stesso anno del Pallone d’Oro, si è reinventato come appassionato ciclista dopo aver appeso le scarpette al chiodo.
Alla vigilia del Tour de France, in occasione della presentazione italiana della nuova Trek Madone Gen 8, abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo e scoprire il suo nuovo amore per la bicicletta.
L’inizio della passione
Cannavaro ci racconta come si è avvicinato al mondo delle due ruote: “Da bambino ho sempre avuto la passione per la bici, ma essendo impegnato con un altro sport non avevo molto tempo da dedicarle”. È durante il suo periodo da allenatore in Cina che questa passione si riaccese: “Mi comprai una Mtb da Decathlon e iniziai a pedalare da solo. Ho un problema di cartilagine al ginocchio e la bici è uno dei pochi sport che posso fare senza problemi”.
Il passaggio dalla mountain bike alla bicicletta da corsa è stato influenzato dall’ex ciclista professionista Ivan Basso: “Ha visto i miei dati su Strava e mi ha consigliato di provare una bicicletta da strada”. Grazie ai consigli di Basso e all’intervento di Trek, Cannavaro ha iniziato ad uscire in compagnia aumentando sempre più la sua passione.
Quando gli chiediamo quanti chilometri percorre solitamente, Cannavaro risponde: “Il mio obiettivo è quello di fare 300-400 km a settimana”. Tuttavia ammette che trovare il tempo può essere difficile ma essenziale per chi vuole mantenere una certa routine. La bicicletta rappresenta non solo un modo per tenersi in forma ma anche un’occasione per godersi qualche peccato di gola in più.
La passione lo porta a portarsi la bicicletta ovunque vada, tanto che scherza sul fatto che sia diventata l’incubo di sua moglie. Nonostante provenga dal mondo altamente competitivo del calcio professionistico, preferisce pedalare più per benessere personale che per competizione vera e propria.
Cannavaro confessa una predilezione per le uscite in compagnia piuttosto che solitarie: “Ogni tanto mi piace uscire da solo, ma preferisco farlo con altri. Non con quelli troppo chiacchieroni perché sennò non pedali”.
La sua nuova attività gli ha permesso di scoprire luoghi sotto nuove prospettive ed emozioni diverse. Il Vesuvio rappresenta uno dei suoi percorsi prediletti grazie alla vista mozzafiato sulla città partenopea.
Infine parla dell’importanza della prudenza quando si pedala nelle strade trafficate italiane rispetto alla maggiore considerazione riscontrata all’estero: “In Spagna noto più rispetto verso i ciclisti”.
Nonostante abbia già accumulato migliaia di chilometri sulle due ruote, Fabio Cannavaro attende con impazienza l’opportunità di testare personalmente la nuova Trek Madone Gen 8 nei prossimi giorni.