Gli obiettivi dell’Everton erano chiari fin dal primo giorno di mercato: la dirigenza ha voluto mettere a disposizione di Carlo Ancelotti la miglior squadra possibile, con innesti di qualità per puntare finalmente a un piazzamento europeo che manca dal 2015. Eppure qualcosa è andato storto e anche questa stagione si concluderà senza Europa.
L’inizio del campionato aveva lanciato segnali molto rassicuranti, con vittorie di grande spessore come quella all’esordio contro il Tottenham e una squadra che girava a ritmi elevatissimi. E non è un caso se l’Everton ha addirittura battuto un primato storico che durava dal 1984 vincendo tutte le prime sette partite giocate in ogni competizione. Ma tutto questo non è bastato ad Ancelotti per rientrare nella corsa all’Europa, rimasta un affare per tutte le più grandi della Premier League.
E pesare che proprio in questa stagione l’Everton è stata la squadra ad ottenere più punti contro le big six (21 in totale che potrebbero aumentare in caso di vittoria contro il Manchester City all’ultima giornata), compreso il 2-0 inflitto al Liverpool che ha regalato ai Toffees la prima vittoria nel derby in 22 anni. Le statistiche giocano ovviamente dalla loro parte, ma a una giornata dal termine per Ancelotti è praticamente impossibile centrare l’Europa League. E il motivo è davvero semplice: nonostante i grandi numeri e i trionfi importanti, a pesare negativamente sul bilancio complessivo del campionato è stato il pessimo rendimento in casa.
A Goodison Park infatti l’Everton ha perso più punti di qualsiasi altra squadra a causa del peggior rendimento casalingo della loro storia in Premier League. Su 57 punti a disposizione i Toffees ne hanno portati a casa solo 22, con 9 sconfitte maturate in tutto il campionato. Soltanto Fulham e Sheffield (due delle tre retrocesse) hanno fatto peggio nel loro stadio, un dato indicativo che si trasforma in un vero allarme per la prossima stagione. Le vittorie contro le grandi non bastano per restare a galla in classifica e sognare l’Europa: per fare un passo in avanti l’Everton dovrà trovare continuità e non vivere solo di grandi fiammate, così da poter finalmente ritornare a far parte di una competizione europea.
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