Grande avvio dell’Everton di Ronald Koeman. I 7 punti nelle prime 3 partite, prima della sosta nazionali, hanno trasmesso ottimismo alla piazza che, prima dell’inizio del campionato, era tutt’altro che fiduciosa per l’imminente stagione. Chi ben comincia è già a metà dell’opera, e l’Everton di Koeman ha cominciato più che bene superando le aspettative e piazzandosi in solitaria alle spalle del Chelsea e delle due di Manchester.
Le Toffees hanno iniziato la Premier col piede giusto bloccando sull’1-1 in casa, un Tottenham sulla carta più forte, ma sul campo sofferente dinanzi al gioco rapido e imprevedibile dei blu di Liverpool. I restanti 6 punti sono arrivati contro West Bromich Albion e Stoke City. Contro i bianco-blu l’Everton ha dimostrato grande forza d’animo riuscendo a ribaltare il match vinto per 2-1, dopo essere andati sotto 1-0; con lo Stoke la formazione di Liverpool si è invece imposta 1-0, dimostrando maturità nel saper amministrare una partita quasi sempre ricca di gol (bellissimo il 3-4 dello scorso anno a Goodison Park).
L’Everton sta scoprendo una nuova guida in Ronald Koeman, il quale dopo aver portato il Southampton in Europa, vuole centrare l’obiettivo alla prima stagione con le Toffees. Il calendario è alla portata per le prossime 4 partite e, se l’Everton riuscirà a infilare un’importante striscia positiva, inizierà a spaventare le altre formazioni che puntano ad un posto in Europa.
Everton e Koeman: obiettivo Europa
L’Everton non può sbagliare anche questa stagione, soprattutto dopo un inizio così promettente, deve dimostrare di poter giocare tranquillamente anche fuori dal Regno Unito. La squadra di Koeman ha i mezzi per farlo e si è rinforzata nel modo giusto per credere nella qualificazione europea. A un giorno della chiusura del mercato andiamo ad analizzare i reparti delle Toffees:
In porta Ronald Koeman ha scelto un giocatore esperto e affidabile: Maarten Stekelenburg. Stessa nazionalità e carriera importante per il portiere che da un po’ di anni non era più protagonista. Nelle prime 3 uscite stagionali ha fatto bene e, a meno di clamorosi colpi di scena, il problema estremo difensore sembra risolto.
Linea difensiva vera e propria rivelazione di questo Everton, che non sente minimamente la mancanza di John Stones, incassa i 55 milioni derivanti dalla sua cessione al City, e dimostra di poter contare su centrali niente male come Ramiro Funes Mori, Phil Jagielka e il nuovo acquisto dallo Swansea Ashley Williams. Fascia sinistra affidata al solito Leighton Baines mentre sulla corsia di destra spazio al giovane e sorprendente Holgate, classe’96 che sta sostituendo alla grande l’infortunato Coleman.
Centrocampo ricco per Koeman che ha l’imbarazzo della scelta su chi schierare in campo. Fino ad ora l’olandese ha scelto due mediani di quantità come Gareth Barry e Idrissa Gueye (nuovo acquisto ex-Aston Villa), dimostratisi impeccabili. Dietro di loro fremono Tom Cleverley e James McCarthy, non tenendo conto di Besic infortunato.
Capitolo a parte per i tre trequartisti che agiscono dietro l’unica punta. L’inamovibile dei 3 è senza dubbio Ross Barkley, giocatore giovane con qualità fuori dal comune a cui Koeman difficilmente rinuncerà in questa stagione. Per il ruolo di esterni alti invece ci sono 3 giocatori per 2 posti: Gerard Deulofeu, Kevin Mirallas e il nuovo acquisto Yannick Bolasie dal Crystal Palace. In secondo piano Aaron Lennon che è un gradino sotto questi 3.
L’attaccante titolare è senza dubbio Romelu Lukaku. Dopo aver esistito ad offerte milionarie del Chelsea, le Toffees difficilmente se lo lasceranno strappare alla fine del mercato. Lui deve trascinare questo Everton a suon di gol, ma Koeman può contare su sostituti all’altezza come l’esperto Arouna Konè, preferito per ora al talento senegalese Oumar Niasse, prelevato lo scorso anno dalla Lokomotiv Mosca.
Il mercato oculato di Koeman
Ronald Koeman può ritenersi soddisfatto non solo delle prestazioni in campo dei suoi, ma anche delle scelte attuate sul mercato, rivelatesi per ora estremamente vincenti. Occorre innanzitutto dire che la dirigenza dell’Everton non ha sborsato un soldo per rinforzarsi, dato che Koeman per acquistare giocatori ha usato i 55 milioni derivanti dalla cessione di Stones. Questa è una notizia in una Premier League spendacciona, in cui solo Everton e altre 2-3 squadre possono vantare di avere il bilancio cessioni-acquisti in positivo.
Per quanto concerne i giocatori approdati al Goodison Park, Koeman ha scelto di acquistare un giocatore per reparto, non comprando giusto per il gusto di farlo (come ora è di moda), ma spendendo milioni per fare acquisti oculati. Tra i pali Stekelenburg, per avere sia un olandese in squadra sia un portiere affidabile; in difesa Ashley Williams, giocatore di valore che può permettere al tecnico olandese anche di giocare a 3, affiancando il gallese a Jagielka e Funes Mori. A centrocampo Gueye, mediano sorprendente rispetto allo scorso anno in cui è retrocesso con l’Aston Villa; infine Yannick Bolasie, l’acquisto più pesante, ma che tra qualche mese potrà fare le fortune di Koeman.
Una campagna acquisti a mio parere intelligentissima, che potrebbe portare l’Everton lontano. Il mercato delle Toffees potrebbe però non essere chiuso qui. A poche ore dalla fine della sessione estiva, secondo i rumors di mercato, uno tra Wilfied Bony e Manolo Gabbiadini potrebbe vestire la maglia blu di Liverpool.