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Europeo, occhio alla sorpresa

Meno nove all’inizio di Euro 2016 e la cosa più interessante al momento è quella di cercare di capire chi, il dieci luglio, sarà campione d’Europa. Favorita d’obbligo la Francia che gioca in casa e mai come quest’anno ha una squadra che può veramente far sognare il popolo parigino. In prima fascia doveroso inserirci la Germania, vincitrice dell’ultimo Mondiale e la Spagna, detentrice degli ultimi due Europei. Occhio però, perché alla fine, come già successo nel 1992 con la Danimarca o nel 2004 con la Grecia, a spuntarla potrebbe essere una “squadra-sorpresa”, una che parte defilata per poi uscire alla distanza e stupire tutti.

Belgio, occhio ai diavoli rossi

La squadra di Marc Wilmots è una nazionale forte che forse dovrebbe essere considerata tra le favorite alla vittoria finale. Eppure dovrà convivere con il ruolo di possibile principale sorpresa. Perché una nazionale come il Belgio, ricca di giocatori di talento, non viene considerata tra le favorite? Semplice, pecca di quell’esperienza che a determinati livelli può fare tutta la differenza del mondo. Se poi ci aggiungiamo un reparto difensivo non all’altezza del resto della squadra (l’assenza di Kompany da questo punto di vista rischia di pesare enormemente), ecco che una possibile vittoria dei diavoli rossi può essere considerata una sorpresa.

 

Inghilterra, i Tre Leoni a caccia del primo successo

Avrebbe un sapore storico la vittoria dei ragazzi di Hodgson, dal momento che l’Inghilterra l’Europeo non lo ha mai vinto nella sua storia. Impresa che pare abbastanza ardua anche in questa edizione e non solo per il girone (Russia, Galles, Slovacchia) che può rivelare parecchie insidie, ma anche per la poca qualità del centrocampo e per un reparto difensivo che, in quanto a singoli, non ha dato grandi garanzie in questa stagione. Però dalla loro hanno la sfrontatezza di una coppia d’attacco (Kane-Vardy) che in sette partite può essere un fattore positivo.

 

Croazia, l’eterna incompiuta

E’ la classica squadra, in versione nazionale, della serie “quest’anno tocca a noi” anche se poi restano sempre a bocca asciutta. E se invece fosse davvero questo l’anno buono per la Croazia? Ante Cacic ha tra le mani del materiale ottimo. La qualità è praticamente in tutti i reparti, soprattutto a centrocampo dove il duo Rakitic-Modric può regalare giocate di spessore; davanti, poi, si può contare sulla voglia di Mandzukic, uno che a perdere non ci sta mai.

 

 

Polonia-Portogallo, occhio all’attacco

Non partono sicuramente in prima fila, ma entrambe possono far bene. Stiamo parlando della Polonia e del Portogallo, due delle nazionali che potrebbero essere la vera sorpresa di questo Europeo. Due squadre complementari: più fisica la squadra di Nawalka, più qualità in quella di Santos. Entrambe però hanno un fattore comune: per stupire puntano tutte sulle loro stelle più luminose: Lewandowski e Ronaldo.

 

 

 

Italia, l’orgoglio azzurro

E se a primeggiare in Francia fosse l’orgoglio italiano? Se quel dieci luglio ad alzare la coppa fosse la nazionale di Conte? Di certo un successo azzurro rappresenterebbe una vera sorpresa vista la poca qualità che, a differenza di altre volte, caratterizza la spedizione italiana. Però occhio a criticare e sottovalutare una nazionale che quando è partita in seconda fascia ha sempre saputo regalare forti emozioni.

 

 

Non solo Francia, Germania e Spagna; ma tante outsider che possono ribaltare i pronostici, perché nel calcio non sempre vince il più forte. Occhio, le sorprese sono dietro l’angolo.

Saverio Fattori

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