I campioni in carica del Portogallo, vincitori della Nations League, hanno dovuto aspettare l’ultima giornata per qualificarsi al prossimo Europeo. Un percorso complicato specie dopo i due pareggi nei primi centottanta minuti. Oggi non è stato un match semplice con il Lussemburgo bravo, soprattutto nel primo tempo, a complicare la vita ai ragazzi di Fernando Santos. Alla fine, però, ha prevalso la squadra con il tasso tecnico maggiore; il Portogallo vince e si prepara a difendere il titolo di campione d’Europa dal prossimo dodici giugno.
Portogallo, inizia la difesa del titolo
A decidere la gara con il Lussemburgo ci ha pensato Bruno Fernandes liberato da una giocato superlativa di Bernardo Silvia; il fantasista del Manchester City, insieme a Guedes e Joao Felix (assenti nella gara di oggi) sono senza dubbio di giocatori di maggior talento a disposizione di un Portogallo trascinato, ovviamente, da Cristiano Ronaldo. L’attaccante della Juventus, undici goal in queste qualificazioni (lo stesso numero di reti realizzate da Zahavi e Kane), ha due motivi in più per far bene al prossimo Europeo: riscattare l’opaca competizione disputata quattro anni fa e superare il record di goal dell’iraniano Ali Daei. La motivazione di CR7, uno sempre alla ricerca di nuovi stimoli, può essere un’arma determinante per il Portogallo.
Replicare il 2016 non sarà semplice
Santos può contare su una rosa importante dal punto di vista tecnico ma a cui sembra mancare qualcosa per poter essere considerata veramente la principale pretendente per la vittoria finale del prossimo Europeo. Francia, Germania, Spagna, Belgio e la nuova Italia di Mancini sono tutte nazionali in grado di arrivare fino in fondo. Al Portogallo servirà il miglior Ronaldo per limare i difetti difensivi manifestati anche contro il modesto Lussemburgo. Nel 2016 ci pensò anche il tabellone a rendere più “semplice” il percorso della Seleção das Quinas; dal prossimo giugno il Portogallo avrà bisogno di più della buona sorte per confermarsi campione d’Europa.