Calcio estero

Europei del Mediterraneo: perché il nord Europa non vince più

Spagna in cima alla classifica assoluta delle nazionali vincitrici di un Europeo. Quattro vittorie, record assoluto, come quello dell’Europa del mediterraneo. Da 24 anni, le nazionali del centro – nord Europa non vincono più. E tre delle cinque edizioni sono appannaggio della “roja”. Un caso? I numeri dicono no.

Dal 2000 al 2024, Europei e Mediterraneo

Nel XXI secolo gli Europei si sono trasformati in una versione dei giochi del Mediterraneo. Nel 2000 ha vinto la Francia in finale con l’Italia, nel 2004 è stato il turno della Grecia in finale con il Portogallo. Nel 2008 la Spagna apre il suo ciclo contro la Germania e bissa il titolo con l’Italia che perde la sua seconda finale in tre edizioni. Nel 2016 tutto sembrava apparecchiato per la vittoria della Francia, ma arriva il primo successo nel torneo del Portogallo. Il 2021 è un ricordo recente che celebra, finalmente, la vittoria dell’Italia al terzo tentativo, contro l’Inghilterra. Pochi giorni fa invece è stata la Spagna a far piangere ancora gli inglesi.

Perché il Nord Europa non vince più?

Non può essere un caso. E secondo gli studi di sociologia applicati al calcio la soluzione delle vittoria agli Europei è nei numeri. Nel XXI secolo, nei paesi del Mediterraneo, c’è più gente che gioca al calcio, dunque un bacino maggiore da cui attingere. I flussi migratori poi hanno ulteriormente allargato il bacino nei paesi che applicano lo Ius Soli al calcio. E i successi della Spagna e Francia sono figli dell’inclusività. Fra l’altro i campionati del Sud Europa sono quelli che esportano più giocatori nel mondo. Pertanto, hanno l’opportunità di competere ad alto livello durante tutto l’anno e di essere più versatili. Esattamente come accade in Sudamerica, con Argentina e Brasile.

Grecia e Italia vittoria scacciacrisi economica e sociale

Immagine | Ansa

E poi c’è il fattore legato alla crisi economica: i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo hanno vinto dopo essere stati colpiti da una crisi economica o sociale. In primis è stata la Grecia. Poi la Spagna in piena recessione come il Portogallo, quindi è stato il turno dell’Italia il paese più colpito dal covid. Del resto, come sottolineano diversi studi, cercare la luce nei momenti bui e la speranza in mezzo ai tempi complicati è una tendenza naturale degli esseri umani.

E se c’è qualcosa che genera un sentimento di unione e appartenenza al proprio territorio è proprio la Nazionale. Poco, quasi niente, come un percorso sportivo entusiasmante e poi vincente genera attaccamento e senso di identità, aiutato anche dall’unire sotto lo stesso “tetto” tifosi rivali e  chi è abituato a vincere con la squadra di club e chi invece aspetta l’appuntamento con i grandi tornei internazionali per provare certe sensazioni.

 

Pasquale Luigi Pellicone

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