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L’Europa è Real. Zidane e Casemiro battono Mourinho 2-1

Il meglio che il calcio europeo potesse offrire si giocava alla Philip II Arena di Skopje dove Real Madrid e Manchester United si giocavano la Supercoppa Europea. I campioni della Champions League contro i detentori dell’Europa League; Zidane contro Mourinho; Modric contro Casemiro: le premesse per vedere un grande match erano ben fondate e la partita non ha deluso le aspettative. Alla fine è il Real che trionfa; sesto trofeo per l’allenatore arrivato a Madrid come un semplice traghettatore e che invece sta diventando la certezza più importante delle Merengues. Un tecnico il cui merito è stato quello di dare tranquillità ad un gruppo che, sotto la gestione Benitez, stava pericolasamente perdendo la rotta. Non servivano stravolgimenti ma semplice ordine per far tornare il Real una squadra di Galacticos. Per quanto riguarda lo United, invece, è una sconfitta pesante che fa capire a Mourinho di avere una squadra forte ma ancora incompleta.

Casemiro top player: dominio del brasiliano a centrocampo

Nei sei giocatori che componevano il centrocampo delle due squadre, uno ha dominato in maniera incontrastata. Si tratta di Casemiro; il brasiliano, dopo l’ottima partita giocata a Cardiff, fornisce un’altra ottima prestazione trascinando i suoi compagni alla vittoria finale. Oltre all’inserimento in occasione della rete del vantaggio, il numero 14 di Zidane ha dominato il centrocampo sia dal punto di vista difensivo sia in fase di impostazione, prendendosi delle responsabilità nel momento in cui partiva l’azione del Real. Non solo il brasiliano dal momento che i campioni d’Europa hanno surclassato gli avversari dal punto di vista del gioco (per 65 minuti il palleggio di Modric e compagni è stato semplicemente divino). Per Zidane si tratta del sesto trofeo da quando siede sulla panchina delle Merengues e l’impressione è che non voglia fermarsi.

Manchester United: squadra incompleta e non ancora di Mourinho

Sembra un parodsso ma questo Manchester United ha ben poco delle squadre che hanno caratterizzato la carriera di Mourinho: poco palleggio in mezzo al campo, disattenzione in fase difensiva e poco cattivi sotto porta. Dopo una stagione completa, lo Special One deve fare i conti con una squadra che sembra faticare ad assimilare i suoi metodi di gioco e con una rosa incompleta. La gara di oggi ha detto che il Manchester United ha una panchina con poche alternative (specialmente per il centrocampo) per affrontare il doppio impegno. Mourinho, siamo sicuri, che dopo aver perso la Supercoppa si sarà fatto sentire sia con i suoi giocatori sia con la sua dirigenza. All’ex allenatore dell’Inter perdere piace veramente poco.

Saverio Fattori

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