Nell’anomalo mercoledì di Europa League sono 3 gli incontri anticipati per motivi di sicurezza: Saint-Étienne -Manchester United, Shalke 04-Paok e Fenerbache-Kuban Krasnodar. In Francia la vicinanza tra le città di Saint-Étienne e di Lione ha causato lo spostamento del match dei verdi, poiché la polizia francese non sarebbe stata in grado di ospitare 2 eventi europei a poche ore e chilometri di distanza. Ringraziano i Red Devils, che avranno un giorno di riposo in più in vista della finale di Coppa di Lega che andrà in scena Domenica contro il Southampton. In Turchia l’Uefa ha anticipato la gara per evitare la sovrapposizione dei due turni casalinghi nella città di Istanbul per Fenerbache e Besiktas. Infine in Germania, a Genselkirchen e in tutta la regione ovest tedesca domani inizieranno i festeggiamenti del Carnevale. Una motivazione curiosa che ha causato l’anticipo del match di ritorno.
IL FENERBACHE SALUTA L’EUROPA LEAGUE. E’ questa la sorpresa di giornata. La squadra turca ha salutato prematuramente la competizione. Una sorpresa perché i gialloblu avevano pescato nel sorteggio il Kuban Krasnodar, che oltre ad apparire sfavorita sulla carta, proveniva da 2 mesi di inattività, data la sosta a cui è soggetta la Premier League russa nei freddissimi mesi di Dicembre e Gennaio.
L’1-0 di Krasnodar era considerato un risultato invertibile dai turchi, che avevano tutti i mezzi per ribaltarlo e passare il turno. Tuttavia a Istanbul la gara è terminata 1-1. Nono stante un promettente inizio dei turchi, a gonfiare la rete ci ha pensato Fedor Smolov (il migliore in campo), che ha approfittato della disattenzione di Skrtel punendo al settimo minuto di gioco. La pressione altissima dei russi non ha permesso al Fenerbache di salire in cattedra impostando azioni pericolose con un gioco fluido. I turchi sono stati pericolosi molte volte, ma dopo il pareggio, il risultato è rimasto inchiodato sull’1-1. Il Fenerbache, dunque, esce dall’Europa League a testa bassa, colpevole di non aver dato tutto e soprattutto di aver sottovalutato l’avversario. Il Kuban è invece uscito allo scoperto e, nonostante la pausa campionato, ha affrontato la doppia sfida con personalità e cinismo eliminando un avversario superiore e dimostrandosi mina vagante di questa EL.
SCHALKE, UNA PASSEGGIATA ALLA VELTINS ARENA. I tedeschi sono in ripresa. Dopo lo 0-3 ottenuto in Grecia lo scorso giovedì, Huntelaar e compagni erano chiamati a una partita di ordinaria amministrazione. Troppi i 3 gol di svantaggio per il Paok, a cui va però il merito di averci provato fino alla fine. Schalke – Paok si è infatti rivelata una gara divertente, con diverse occasioni e un gioco piacevole espresso da entrambe le compagini.
A portare in vantaggio la squadra di casa ci ha pensato Alessandro Schopf, con un piattone facile dopo una giocata eccellente di Choupo-Moting. L’autorete di Nastasic dopo solo due minuti ha riacceso la gara solo formalmente, perché ai greci sarebbero servite altre 3 reti per passare il turno. Una prestazione sopra la media per il numero 74 egiziano del Paok Amr Warda, trequartista 23enne molto interessante, autore di belle giocate. Dall’altra parte è emerso uno Shalke più lucido, che sembra stia acquistando solidità, ma che deve necessariamente fare il salto di qualità in vista di avversari più competitivi.
LO UNITED VINCE A SAINT-ETIENNE. Una settimana fa era finita 3-0 ad Old Trafford, ovviamente per i Red Devils. A stupire fin dall’inizio è stato il tecnico José Mourinho, che ha schierato la formazione titolare senza applicare alcun tipo di turnover. Il risultato di 0-1 a favore gli ha dato ragione, ma soprattutto la capacità dei diavoli rossi di amministrare la partita per tutto l’arco dei 90 minuti, soffrendo raramente le offensive francesi.
L’unico gol dell’incontro porta la firma di Henrik Mkhitaryan, che al 18esimo minuto sfrutta la solita invenzione di Mata, deviando in rete il cross dello spagnolo. L’armeno però è sfortunato e lascia il campo dopo pochi minuti a causa di infortunio. A lasciare il campo prematuramente ci pensa anche Eric Bailly, che nel secondo tempo ottiene due gialli (entrambi evitabilissimi) nel giro di 5 minuti, causando l’ira di Mourinho e la squalifica dell’Ivoriano per l’andata degli Ottavi di finale. Ibra, che in carriera ha segnato 17 volte al Saint-Étienne oggi rimane a secco, in una partita in cui è apparso troppo isolato in avanti. Il Saint-Étienne esce da questa Europa League a causa di un sorteggio sfortunato, che gli ha opposto una delle squadre favorite alla vittoria finale. E’ doveroso un cenno ai tifosi dei verdi, che hanno omaggiato la loro squadra cantando per tutta la partita e creando un’atmosfera fantastica in una gara segnata dal parziale pesante del match di andata.