Sembrava un’altra serata tragicomica, ma una zampata al 93′ di Crutone salva il risultato, la faccia e (forse) Montella. L’esordio a San Siro sembra un film già visto nelle ultime settimane, ma la poca esperienza dei croati e i nervi saldi dei rossoneri salvano il risultato.
Inizio rampante per il Milan che passa subito avanti con una prodezza di Andre Silva, stasera titolare a discapito di Kalinic rimasto in panchina per tutta la partita. tutto il resto di frazione controlla il gioco e trova parecchi sbocchi senza trovare il raddoppio, ma dimostrando di esser tutt’altra squadra rispetto a quella vista domenica scorsa a Genova. Nella ripresa subito brivido con l’infortunio a Calhanoglu, che viene sostituito. Dopo qualche minuto, sugli sviluppi di un corner, arriva il raddoppio firmato da Musacchio. Sembrerebbe finita (nel frattempo l’Austria Vienna sta dando più noie del previsto all’AEK) ma negli ultimi 6 minuti la gara si complica: due erroracci di Bonucci e Romagnoli (fallo in area) costano caro e la squadra di Fiume al 90′ si porta sul 2-2 grazie ad Acosty e al rigore di Elez. Al terzo dei cinque di recupero però il Milan ha ancora le forze per attaccare e su di un lancio di Borini, che scavalca tutta la difesa croata, arriva la zampata di Cutrone che batte Sluga e chiude il match.
Il pareggio fra Aek e Austria Vienna permette ai rossoneri di restare ancora in testa al girone a punteggio pieno, ma Montella può essere soddisfatto solo del risultato. I croati sono nettamente inferiori, ma l’incredibile blackout dei rossoneri negli ultimi minuti è un campanello d’allarme pesante, oltre a un po’ di tenuta in campo assolutamente da rivedere. Di positivo c’è anche l’inserimento di Andre Silva sempre più all’interno dei meccanismi di gioco, oltre all’ormai celebre baby Cutrone che continua a offrire ottime prestazioni (fino ad oggi 5 gol in 10 partite complessive in stagione). La difesa a 3 da risposte e soluzioni positive per i primi 84 minuti, anche se gli errori che portano alle due reti sono prettamente individuali. L’atteggiamento un po’ preoccupa, ma margini di crescita ce ne sono. Nella storica giornata che sancisce il nuovo sorpasso dell’Italia nel ranking ai danni della Germania, c’è anche un pizzico di Milan. A patto però che nelle prossime giornate le prestazioni siano in crescendo. E proprio nelle ultime ore l’ombra di Ancelotti incombe su Milanello…….
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