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Europa League e Conference League, Atalanta e Fiorentina in finale: gli stadi in cui giocheranno

Atalanta e Fiorentina sono le due grandi protagoniste della stagione europea delle squadre italiane: conosciamo meglio i due stadi in cui Dea e Viola scenderanno in campo per le rispettive finali di Europa League e Conference League

Alzare una coppa europea. È il grande sogno che accomuna Atalanta e Fiorentina, le due squadre italiane che si sono conquistate il diritto di disputare le finali di Europa League e Conference League.

Per i bergamaschi sarà la prima finale europea della propria storia, mentre per i fiorentini sarà l’occasione perfetta per centrare quel trionfo continentale soltanto sfiorato appena dodici mesi fa.

La Dublin Arena e l’Agia Sophia i due teatri in cui andranno in scena le due gare che assegneranno le due coppe. Conosciamo meglio questi due stadi.

Atalanta in finale di Europa League: si giocherà alla Dublin Arena

22 maggio 2024, Dublin Arena di Dublino. Queste le coordinate da fissarsi per seguire la finale di Europa League tra Atalanta e Bayer Leverkusen.

La finale di Europa League tra Atalanta e Bayer Leverkusen andrà in scena mercoledì 22 maggio 2024 alla Dublin Arena (l’Aviva Stadium)
La finale di Europa League tra Atalanta e Bayer Leverkusen andrà in scena mercoledì 22 maggio 2024 alla Dublin Arena (l’Aviva Stadium) | Immagine Wikimedia Commons photo by @William Murphy under license CC BY-SA 3.0 DEED (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en) – Footbola.it

L’ultimo atto della seconda coppa europea più prestigiosa (dopo la Champions League) si terrà, quindi, nella capitale dell’Irlanda, pronta ad accogliere sia i tifosi italiani che quelli tedeschi, decisi a creare un’atmosfera unica per quella che promette di essere una finale spettacolare.

Per l’Atalanta, come anticipato, si tratta della prima finale europea della propria storia, un traguardo da celebrare per il club bergamasco.

Per il Bayer Leverkusen sarà invece la prima finale in Europa League, dopo la Coppa UEFA vinta nel 1988 in finale contro l’Espanyol (nel mezzo, anche una finale di Champions League persa contro il Real Madrid nel 2002).

Battere i tedeschi, freschi vincitori della Bundesliga e ancora in corsa per quello che sarebbe un iconico Triplete (il 25 maggio saranno impegnati in finale di Coppa di Germania – la DFB Pokal – contro il Kaiserslautern), sarebbe per la Dea la sublimazione di otto anni magnifici vissuti dagli Orobici sotto la guida di Giampiero Gasperini.

Un capolavoro da incorniciare e che potrebbe prendere forma alla Dublin Arena, lo stadio che è stato scelto quest’anno per ospitare la finale proprio di Europa League.

Si tratta di una struttura relativamente nuova, dal momento che è stata inaugurata nel 2010, e che rappresenta l’impianto principale del calcio irlandese.

Nota comunemente come Aviva Stadium, nome che nelle competizioni europee non può essere utilizzato in quanto contenente il brand di uno sponsor, la Dublin Arena è stata costruita sulle ceneri dell’iconico Lansdowne Road, stadio che ha ospitato per decenni la Nazionale di calcio irlandese, oltre che competizioni internazionali di rugby dal 1878 al 2006, e che è stato poi demolito l’anno successivo (all’epoca del suo smantellamento, si trattava dello stadio più antico al Mondo tra quelli utilizzati per disputare partite internazionali di rugby).

La nuova Dublin Arena oggi può ospitare oltre 50.000 spettatori e può essere considerata una struttura moderna e in linea con le richieste di un calcio che mantiene uno sguardo sempre più attento alle richieste di addetti ai lavori, tifosi e atleti.

Caratteristiche che erano già state sottolineate all’epoca della sua inaugurazione da parte di Robbie Keane, allora capitano della Repubblica d’Irlanda:

“È uno stadio straordinario, che riempie d’orgoglio tutti gli abitanti di Dublino. È fantastico per il calcio irlandese avere un proprio stadio. È il sogno di qualsiasi calciatore giocare in uno stadio del genere, con queste infrastrutture. Per me, che sono di Dublino, è ancora meglio. Credo che sia all’altezza dei migliori stadi d’Europa e del Mondo. Il terreno di gioco è straordinario e le infrastrutture sono eccellenti”.

La costruzione della Dublin Arena è costata circa 410 milioni di euro ed è stata finanziata dalla Federcalcio irlandese (la FAI), dalla Federazione di Rugby irlandese (l’IRFU) e dal Governo dell’Eire.

Lo stadio si trova nel quartiere di Ballsbridge, nella zona a sud del Liffey di Dublino, e si caratterizza per una struttura che ricorda un’onda marina.

Parliamo di una forma decisamente particolare e che consente di avere tre settori coperti su altrettanti lati e uno solo nella North Stand.

Qui, una finale di Europa League si è già disputata. Si tratta di quella giocata nel 2011 e che ha visto il Porto di Villas-Boas imporsi sullo Sporting Braga, grazie a un goal del “Re dell’Europa League”: Radamel Falcao.

Fiorentina in finale di Conference League: si giocherà all’Agia Sophia

Passiamo ora all’altro stadio che quest’anno ospiterà una finale europea con una squadra italiana in campo.

L’Agia Sophia di Atene (casa dell’AEK) ospiterà la finale di Conference League 2024 tra Fiorentina e Olympiacos: si gioca mercoledì 29 maggio
L’Agia Sophia di Atene (casa dell’AEK) ospiterà la finale di Conference League 2024 tra Fiorentina e Olympiacos: si gioca mercoledì 29 maggio | Immagine Ansa EPA @GEORGIA PANAGOPOULOU – Footbola.it

Ci riferiamo, ovviamente, all’Agia Sophia di Atene, impianto scelto per essere il teatro in cui andrà in scena l’ultimo atto della Conference League 2024 tra Fiorentina e Olympiacos.

Per la Viola di Vincenzo Italiano sarà la seconda finale consecutiva in quella che è considerata la terza coppa europea più prestigiosa (alle spalle di Champions League ed Europa League), dopo la sconfitta subita lo scorso anno per mano del West Ham United a Praga.

I toscani arrivano, dunque, a questo grande appuntamento con più esperienza, ma con un fattore campo che potrebbe rivelarsi sfavorevole.

La finale si disputerà infatti il 29 maggio all’Agia Sophia di Atene, città da cui proviene l’altra squadra finalista: l’Olympiacos di Luis Mendilibar (allenatore vincitore lo scorso anno dell’Europa League con il Siviglia contro la Roma).

Conosciuta anche con il nome di OPAP Arena, l’Agia Sophia non è però la casa del Thrylos, bensì dei rivali dell’AEK Atene, altra squadra della capitale ellenica e che fu fondata nel 1924, per mano dei profughi greci provenienti dalla Turchia.

Si tratta di uno stadio di nuovissima fabbricazione (inaugurato nel 2022) e si trova nel sobborgo di Nea Filadelfia, dove sui suoi spalti ospita fino a 32.500 spettatori.

Così come la Dublin Arena, anche l’Agia Sophia è stato eretto sul sito in cui in precedenza sorgeva un altro stadio iconico: il Nikos Goumas.

A volere la sua costruzione è stato l’AEK Atene, club che è rimasto senza un proprio stadio per 19 lunghi anni e che ora si può godere una bellissima struttura all’avanguardia (dove dal 2023 vengono ospitate anche le gare casalinghe della Nazionale greca).

A progettare l’Agia Sophia è stato l’architetto Athanassios Kyratsous, il quale è riuscito a dar vita a un impianto in cui è possibile ritrovare un forte legame con la Storia e il passato dell’AEK Atene (e non solo).

Le mura esterne dello stadio ricordano il profilo di Costantinopoli, con quattro torri principali e una statua di un’aquila che si alza in volo dalla cupola della Chiesa di Santa Sophia di Istanbul, posta proprio davanti all’ingresso.

I cancelli d’entrata sono invece dedicati ai giocatori più rappresentativi dell’AEK, con l’ingresso 21 che richiama l’Original 21, lo storico gruppo di tifoseria organizzata del club ateniese.

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