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Europa League: Ajax chiamato a vincere, Az alla ricerca del miracolo

Mentre in Champions si stanno svolgendo gli ottavi di finale, torna in campo anche l’Europa League con il ritorno dei sedicesimi. L’Ajax, dopo lo 0-0 dell’andata sul campo del Legia Varsavia, può solamente vincere: un pareggio, escluso lo 0-0, butterebbe fuori i lancieri dalla competizione europea. Diversa la situazione dell’Az chiamato ad un vero e proprio miracolo per ribaltare il 4-1 incassato, in casa, dal Lione. Andiamo a vedere come le due formazioni si presenteranno agli incontri di giovedì…

AJAX, UN SUCCESSO CHE VALE GLI OTTAVI DI FINALE

L’Ajax non può permettersi calcoli: la vittoria è l’unico risultato che consentirebbe agli uomini di Bosz di superare il turno e di accedere agli ottavi di finale. All’andata, alla Pepsi Arena, il match si è concluso sul risultato di 0-0 che, paradossalmente, va a favore degli ospiti. I polacchi potranno contare su 2 risultati su 3 per poter staccare il pass al turno successivo. Lo 0-0 garantirebbe i supplementari e i lancieri sono costretti a centrare il successo all’Amsterdam Arena. Il club della capitale schiererà gli undici migliori, il tecnico non si priverà di nessuno: tridente d’attacco con Younes, Dolberg e Traore, un trio collaudato che ha ritrovato affinità anche in campionato. Subito dietro non mancheranno il fantasista Ziyech, l’uomo della provvidenza Klaassen e soprattutto il metronomo Schone. Difesa con Veltman e Viergever sulle fasce e Sanchez con Riedewald centrali. Tra i pali il prodigio Onana che ha subito solamente una rete nelle 6 gare del 2017 di Eredivisie. Bosz si affiderà al classico 4-3-3 e ai soliti interpreti: la formazione, nonostante qualche cambio in corso, ha sempre avuto la stessa struttura e l’utilizzo degli stessi uomini potrebbe rivelarsi problematico per un futuro, soprattutto se l’Ajax rimarrà impegnato su più fronti. Dalla parte della barricata troviamo un Legia Varsavia forte del pareggio dell’andata. Gli ospiti si presenteranno all’Amsterdam Arena per strappare almeno un pareggio, ma l’imperativo rimane quello di segnare un gol che costringerebbe gli avversari a doverne siglare 2 per accedere agli ottavi. L’allenatore non snaturerà il 4-2-3-1 dell’andata puntando tutto su Nacid e Radovic, gli uomini offensivi più pericolosi. Dopo un turno di riposo in campionato, torna anche Kazaishvili che porterà corsa, tiro e qualità al centrocampo. I polacchi non sono da sottovalutare e i tifosi dell’Ajax lo sanno bene e risponderanno con un tutto esaurito del proprio stadio.

L’AZ E IL DIFFICILE MIRACOLO DELLA REMUNTADA

Completamente diverso il discorso da intraprendere con l’Az, sconfitta all’andata per 4-1 in casa dal Lione. I francesi ospiteranno gli olandesi difendendosi con un ampio turn over per far riposare tutti i migliori interpreti, per conquistare saldamente il quarto posto in Ligue 1. Il club di Alkmaar è alla ricerca di un vero e proprio miracolo: servirebbe un 4-0 per poter accedere agli ottavi di finali o almeno avere 4 gol di scarto dagli avversari. Una vera e propria impresa che risulta al 90% non realizzabile. Van der Brom e i tifosi non vogliono mollare nulla, soprattutto se mancano ancora 90 minuti agli esiti finali. L’Az schiererà in campo la miglior formazione possibile per poter ribaltare uno score che condannerebbe anche la miglior squadra: confermato il 4-3-3 dell’andata con Krul che avrà le chiavi della porta. Davanti a lui un muro formato da Haps, Wuytens, van Eijden e van Overeem. Centrocampo classico con Riesta e Luckassen laterali e Jahanbakhsh centrale (più trequartista e autore della realizzazione dell’andata). Avanti il classico tridente con Bel Hassani (in forma smagliante), Tankovic (che potrebbe lasciare il posto a Souza con molta più corsa) e Weghorst come punta di riferimento. Rispetto all’andata, ci si aspetta che i biancorossi siano molto più ordinati in difesa per non essere puniti nuovamente da Lacazette, devastante con le sue accelerazioni palla al piede. Il francese ha messo a segno una doppietta all’andata poiché troppo poco ostacolato dal reparto difensivo dei padroni di casa. Il centrocampo, oltre a pensare alla fase offensiva, dovrà ripiegare per dare sostegno alla difesa, per non rischiare ulteriori imbarcate. L’attacco dovrà essere più cinico e imprevedibile sfruttando le ripartenze sulle fasce di Tankovic/Souza e Bel Hassani. L’impresa risulta comunque proibitiva, ma la bellezza del calcio è proprio questa: non lasciare mai nulla per scontato.

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