Ci si aspettava di più dalla prima apparizione di questo Portogallo U21. I ragazzi di Rui Jorge portano a casa 3 punti fondamentali nel girone più difficile del torneo, consapevoli però di aver sofferto tanto e di non poter ripetere prestazioni del genere. Passa soltanto la prima dei 3 gironi, insieme alla migliore seconda e dunque è importante anche la differenza reti. Il 2-0 con la Serbia è positivo perché i lusitani hanno incontrato una squadra difficile, ben organizzata e con buone individualità. La Spagna è avvisata, il Portogallo vuole la prima posizione.
Il gol vittoria non poteva che realizzarlo il giocatore offensivo più talentuoso e interessante di questa nazionale: Gonçalo Guedes. Una rete fortunosa, causata da un errore imbarazzante del portiere serbo Milinkovic-Savic: Gonçalo Guedes ringrazia e appoggia di testa il gol del vantaggio portoghese.
Soltanto a tratti nel primo tempo si è visto un Portogallo realmente superiore. La qualità di Ruben Neves unita alla corsa di Joao Carvalho e alle idee del capitano Bruno Fernandes hanno permesso ai lusitani di prevalere nel gioco in mezzo al campo. La spinta sulle fasce dell’esperto Joao Cancelo e di Rodrigues deve migliorare, perché i due terzini portoghesi hanno corsa e piedi per essere una spina nel fianco di molte difese. La fantasia di Guedes è stata la vera arma in più di un Portogallo con poche idee offensive alla prima apparizione di questo Euro 21.
Il secondo tempo è stato decisamente a favore della Serbia, che con il numero 8 Maksimovic in cabina di regia ha messo troppe volte in difficoltà la retroguardia portoghese. Una seconda frazione molto negativa per i lusitani che nel tentativo di gestire partita e risultato, hanno dimenticato la personalità negli spogliatoi. La Serbia ha prevalso per 45 minuti, tenendo sempre il pallino del gioco e accusando soltanto la poca concretezza nel finalizzare le belle manovre offensive.
Il risultato di 2-0 è dunque bugiardo, forse un 1-1 sarebbe stato più giusto per quello che le due squadre hanno mostrato nei 90 minuti. A chiuderla all’88esimo è stato però Bruno Fernandes, sfruttando un assist al bacio del campioncino Renato Sanches.
I MIGLIORI:
Gonçalo Guedes: prima esterno sinistro poi prima punta, spazia su tutto il fronte dell’attacco e incide sulla partita. Si diverte contro i difensori serbi grazie a giocate di un altro livello, è la luce e la stella di questo Portogallo.
Ruben Neves: la certezza di questa nazionale. Ve l’avevamo presentato come il giocatore nato esperto, e in questo match non ha deluso le nostre aspettative. Pulito nei passaggi e sempre al posto giusto, la sua esperienza ha fatto la differenza anche nei momenti più negativi del Portogallo.
IL PEGGIORE:
Renato Sanches: nonostante il pregevole assist per Bruno Fernandes, è il peggiore della partita. Il suo mancato inserimento tra i titolari è stato un mistero per circa sessanta minuti. Il suo ingresso in campo ha svelato questo arcano. Renato Sanches è apparso in ritardo di condizione rispetto agli altri giocatori in campo: ha sbagliato quasi tutti i palloni toccati e in troppe situazioni si è fatto recuperare dai centrocampisti serbi. Il suo sostituto Joao Carvalho ha giocato decisamente meglio e ora, la sensazione è che il gioiellino del Bayern Monaco sia in discussione per il match contro la Spagna.
La speranza è che recuperi in tempo una condizione adatta ad un torneo difficile come questo. Se il Portogallo vuole arrivare fino in fondo, ha bisogno del miglior Renato Sanches. Nonostante questo la Spagna è avvisata, Rui Jorge vuole il primo posto nel girone.
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