La fase a gironi di Euro 2024 si è conclusa. Molti dei record di questa prima parte del torneo sono riconducibili al girone dell’Italia. In primis, il gol di Zaccagni. Una rete che ha cambiato assolutamente il destino della nazionale. Senza la rete dell’esterno, gli azzurri non si sarebbero qualificati visti i risultati maturati nell’ultima giornata.
Spagna, Croazia e Albania hanno stabilito diversi record sin dai primi minuti di gioco. Lamine Yamal è entrato nella storia diventando il giocatore più giovane di sempre nella fase finale di un Europeo. Sono serviti invece 23’’ a Nedim Bajrami che ha portato in vantaggio l’Albania alla prima giornata contro l’Italia con il gol più veloce della storia. Il calciatore albanese ha approfittato di un errore di Dimarco. Sempre l’Italia protagonista: ha subito il gol più veloce dell’Europeo e ha permesso a Modric di diventare il calciatore più anziano di sempre (38 anni e 289 giorni) a realizzare un gol. Record che potrebbe essere ritoccato nel proseguo della competizione da Cristiano Ronaldo.
Anche il Portogallo si difende benissimo in quanto a record: è la squadra con il calciatore più anziano a scendere in campo. È Pepe, che ha giocato a 41 anni e 117 giorni contro la Turchia. Cristiano Ronaldo è invece alla sua sesta partecipazione al campionato europeo e può ancora migliorare sia il suo record di gol (è a quota 14) e di longevità nell’andare a segno. A proposito di età, il gol di Francisco Conceição gli ha permesso di entrare in un club esclusivo, quello dei padri e dei figli che hanno segnato in un Europeo. Suo padre Sergio, infatti, era andato in gol anche a Euro 2000. Eguagliata l’altra coppia padre-figlio ad aver segnato è stata quella formata da Enrico (1996) e Federico Chiesa (2020).
E poi ci sono anche gli altri record, che vedono protagonista la Germania: il suo CT, Julian Nagelsmann ha giocato e vinto la sua prima partita alla fase finale di un Europeo (5-1 alla Scozia) diventando il più giovane Ct nella storia del torneo a 36 anni e 327 giorni.La Germania è diventata la prima squadra a segnare cinque gol nella partita d’esordio nel XXI secolo. La prima risaliva a EURO 1960, quando la Jugoslavia sconfisse la Francia 5-4. Sfortunata ma indimenticabile l’esperienza di Dominik Szoboszlai capitano dell’Ungheria contro la Svizzera a 23 anni 243 giorni, superato lo “zio” Giuseppe Bergomi, che aveva 24 anni e 171 giorni nella sfida tra Italia e Germania del 1988.
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