Italia all’esordio a Euro 2024. Debutto contro l’Albania, primo passo per difendere il titolo di Campione d’Europa conquistato a Wembley. La nazionale è stata abbastanza indecifrabile ma è complicato immaginare un risultato negativo, sia perché l’avversario non è irresistibile, sia perché, quando il pallone inizia a rotolare in competizioni che contano, l’Italia diventa un cliente scomodo. In 10 precedenti, solo una sconfitta. Ecco cosa dice la storia.
Quel 1968, esordio e vittoria dell’Europeo
La nazionale esordisce in assoluto ai campionati europei nel 1968, che organizza in casa. La sfida è contro l’URSS e si chiude con un pareggio senza reti. Essendo però l’edizione ristretta a soli quattro squadre, non era possibile chiudere con il segno X. Allora il regolamento non prevedeva i calci di rigore. Necessario, dunque, ricorrere al sorteggio. La monetina premia la scelta degli azzurri che volano in finale contro la Jugoslavia. Altro pari, ma questa volta si rigioca e l’Italia vince 2-0 con le reti di Riva e Anastasi. I primi gol azzurri nella competizione valgono anche il titolo.
Dagli anni ’80 ai 1998 sempre imbattuti
L’Europeo non regala grandi soddisfazioni agli azzurri che mancano la qualificazione alle edizioni del 1972 e del 1976 ripresentandosi nel campionato continentale nel 1980, ancora una volta in casa. E ancora una volta la prima partita si risolve con un pareggio senza reti. 0-0 contro la Spagna. Il cammino si interromperà al primo turno. Nel 1988 la nazionale gioca il suo primo europeo lontano da casa. Organizza la Germania Ovest che nella gara d’esordio affronta proprio gli azzurri. La sfida si chiude 1-1 con il gol di Mancini. I sogni si infrangono contro l’URSS (0-2) che tre anni dopo, nel girone, sbarra la strada anche alla qualificazione per l’Europeo del 1992. Nel 1996 la nazionale di Sacchi si presenta all’appuntamento da vice – campione del Mondo e sembra favorita per la vittoria finale. Esordio positivo 2-1 contro la Russia, ma le scelte cervellotiche del CT sprecheranno il bonus. La sconfitta con la Repubblica Ceca (1-2) e lo 0-0 contro la Germania spengono all’alba i sogni azzurri.
Esordio negli anni 2000: Europeo giardino di casa
Dal 2000 in poi il rapporto con l’Europeo migliora moltissimo. L’Italia esordisce con una vittoria nel 2000 contro la Turchia, (in gol un altro futuro c.t., Antonio Conte) per 2-1. Gli azzurri arriveranno sino in finale, condotta in vantaggio fino al 92’ e poi persa al golden gol contro la Francia. Nel 2004 l’Europeo si apre con uno scialbo 0-0 contro la Danimarca, sfida che passa alla storia per lo sputo di Totti a Poulsen. Torneo nato male e finito peggio. L’Italia è vittima del “biscotto” confezionato da Svezia e Danimarca che pareggiano 2-2. Fuori al primo turno. Nel 2008 l’unica sconfitta. La nazionale campione del mondo in carica perde malissimo (3-0) contro l’Olanda ma resta in corsa. Il cammino si interromperà ai quarti contro la Spagna, ai calci di rigore. Nel 2012 esordio con un pari proprio contro la Spagna, (1-1) che gli azzurri ritroveranno in finale (sconfitta per 4-0). Nel 2016 l’esordio è sorprendente. L’Italia di Antonio Conte è sfavoritissima contro il Belgio ma vince 2-0. Quella squadra, seppur modesta, ha un grande cuore e si arrampicherà sino ai quarti di finale arrendendosi solo ai calci di rigore alla Germania. Il 2021 è storia recente. Italia che apre il torneo con una convincente vittoria per 3-0 contro la Turchia. È l’inizio del cammino che porterà gli azzurri sul tetto d’Europa.