Euro 2024 si avvia verso la finale di Berlino, che incoronerà i vincitori del torneo. Ma quali record e curiosità lascia in eredità questo torneo? Da 0 a 100 ecco i numeri che hanno scritto la storia della competizione.
Zero è il numero che più si addice alla nazionale del Belgio. Non è mai riuscita a vincere un Europeo. 2, le reti di Francisco Conceição che entra nell’esclusivo club dei padri e figli che hanno segnato in un campionato europeo: suo padre Sérgio era andato in gol nel 2000. L’unica altra coppia padre – figlio è quella formata da Enrico e Federico Chiesa (1996 e 2020). 6, gli europei giocati da Cristiano Ronaldo. 16 è il numero di Lamine Yamal entrato nella storia diventando il giocatore più giovane a scendere in campo in una fase finale di un Europeo a 16 anni e 338 giorni. 24 giorni dopo, è diventato il marcatore più giovane di sempre andando a segno in semifinale contro la Francia. Arda Güler (Turchia) è invece il più giovane a segnare al suo esordio andando in gol contro la Georgia a 19 anni e 114 giorni.
Il 20 è il numero di Jude Bellingham il giocatore più giovane ad aver disputato due fasi finali di un europeo. Che per l’Italia l’Europeo non sarebbe stato facile si è capito dopo 23’’ quando Bajrami ha portato l’Albania in vantaggio, demolendo il record di gol più veloce della storia della competizione. L’ungherese Dominik Szoboszlai (23 anni e 234 giorni) è diventato il giocatore più giovane a capitanare una squadra alla fase finale della competizione. Segnando contro l’Italia a 38 anni e 289 giorni, Luka Modrić è diventato il marcatore più anziano di sempre a trovare il gol.
Il 50 è il numero legato alla sfida fra Olanda e Francia che ha interrotto la striscia di partite consecutive con almeno un gol messo a segno. L’ultimo 0-0, 49 partite prima, risaliva a Inghilterra – Scozia di Euro 2020. Il 64,8% medio di possesso palla non è stato sufficiente al Portogallo per vincere, nonostante nessuna squadra abbia raggiunto più del 60% di possesso palla durante il torneo. Nel calcio contano i gol, ma anche quello arrivato al 100’ è stato inutile. La rete di Kevin Csoboth che ha permesso all’Ungheria di vincere contro la Scozia è stato il più tardivo segnato ai tempi regolamentari nella storia, ma non sufficiente a garantire il passaggio agli ottavi di finale: eliminati perché non rientranti fra le migliori quattro terze classificate.
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