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Euro 2016: la formazione flop

L’ultimo atto di Euro 2016 si è disputato a Saint-Denis e ha visto il Portogallo spegnere il sogno francese sul più bello. Un goal di Eder ha permesso ai lusitani di vincere il loro primo Europeo. E’ stato un torneo ricco di emozioni, e ci ha lasciato in eredità parecchie storie, non solo positive. Nel corso della manifestazione molte sono state le delusioni; talmente tanti “big” sono andati sotto le aspettative da poterci fare una formazione. Nomi illustri che però, verranno ricordati, per essere passati da top a flop.

HART

E’ sicuramente il portiere dell’Inghilterra la maggior delusione tra i pali. L’estremo difensore del Manchester City si è reso protagonista di errori che si sono rivelati fatali per la nazionale dei “tre leoni“. Le reti subite da Berezutski (Russia), Bale (Galles), Sigthorsson (Islanda) sono errori inammissibili per uno del suo livello. Il portiere ha mostrato poco sicurezza che si è inevitabilmente riversata sul resto della squadra. Il Mondiale del 2018 dovrà essere la sua rivincita.

 

 

ALABA

Come terzino sinistro scegliamo obbligatoriamente David Alaba. Il difensore di proprietà del Bayern Monaco è il massimo esponente della delusione austriaca. La squadra di Koller, in un girone non particolarmente proibitivo, poteva sicuramente fare meglio ed invece non è passata neanche come migliore terza. Alaba poteva dare qualcosa di più, soprattutto in termini di personalità e carisma. Il giocatore è apparso stanco, scarico dopo la stagione con il proprio club.

 

PIQUE-RAMOS

La coppia di centrali è quella spagnola composta da Sergio Ramos e Gerard Pique. Nemici nei club, compagni in nazionale, i due hanno mostrato poco affiatamento in questa manifestazione. I meccanismi per una difesa sono fondamentali e tra loro sono venuti a mancare. Emblematica è la partita con la Croazia dove il centrale del Real Madrid è stato disastroso ma non ha avuto nessun aiuto dal suo compagno di reparto. Europeo disastroso per la Spagna, in particolar modo per due dei leader delle furie rosse.

 

 

MEUNIER

La difesa “flop” viene completata dal giocatore belga, attualmente al PSG. Il ruolo di favorita ha condizionato tutto il Belgio, uscito a sorpresa contro il Galles. Meunier si è reso protagonista del disastro difensivo che ha permesso a Kanu di siglare la rete del vantaggio. Ventiquattro anni e un futuro che può regalare grandi soddisfazioni a Meunier, che avrà molte occasioni per riscattare un Europeo che lo ha visto si protagonista, ma in negativo.

 

 

WITSEL

Peschiamo sempre in casa Belgio per iniziare il centrocampo. Partito titolare contro l’Italia, nelle successive giornate Wilmots lo ha relegato in panchina per inserirlo a partita in corso. Stiamo parlando di Axel Witsel, oggetto del desiderio di questo calciomercato. Il giocatore, molto vicino al Napoli, non ha mostrato il suo valore in questo Europeo; è apparso un corpo estraneo in una nazionale, piena si di talenti, ma che ha necessariamente bisogno di una leadership. Chissà che in caso di arrivo alla corte di Sarri non esploda definitivamente.

 

MULLER

Leader del Bayern e giocatore fondamentale nello scacchiere di Low, quest’anno Thomas Muller ha deluso in toto disputando un pessimo Europeo. Zero goal segnati e una totale estraneità alla manovra tedesca. Mai decisivo, anzi un suo errore nella lotteria dei rigori contro gli azzurri poteva costare alla Germania l’eliminazione con un turno di anticipo. Assoluto protagonista due anni fa per la vittoria del Mondiale, l’esperienza francese di Muller è stata a dir poco fallimentare.

 

POGBA

Il flop più importante a centrocampo è sicuramente quello di Paul Pogba; la stella francese avrebbe dovuto guidare i suoi compagni alla conquista del titolo. Ed invece le sue prestazioni sono state molto al di sotto delle sue possibilità. Poche giocate da Pogba e molti errori hanno caratterizzato tutto il torneo del giocatore juventino, oggetto del desiderio di molte big europee. Le critiche dopo la prima partita forse hanno condizionato il centrocampista ventitreenne che però ha mostrato poco carattere. Ieri doveva essere la sua finale, ma così non è stato. Ad oggi, Pogba rischia di essere ricordato come il più grande flop della storia, un flop da oltre 120 milioni.

 

STERLING

Il tridente offensivo viene inaugurato dal giovane attaccante inglese. La cifra, folle, spesa dal Manchester City per assicurarsi il talento ventunenne non è stata assolutamente ripagata in questo Europeo. Sempre alla ricerca della giocata personale, non è mai risultato determinante per la sua nazionale. Anzi è stato irritante vederlo ostinarsi in continuazione nell’uno contro uno. E’ giovane e deve crescere; dalla sua ha sicuramente un talento puro che non va sprecato.

 

 

MANDZUKIC

Non è mai stato uno da 25 goal a stagione, ma le reti decisive le ha sempre fatte; in questo Europeo, però, ha perso anche il suo spirito di guerriero che lo ha sempre contraddistinto. Mandzukic ha deluso le aspettative della Croazia che si aspettava da lui quei guizzi per sognare un torneo da protagonista. Dopo una buona stagione alla Juve, in nazionale è stato assente ingiustificato.

 

 

IBRAHIMOVIC

Chiudiamo la flop 11 con il botto. Ci aspettavamo grandi cose da lui; forse perché era il suo ultimo torneo con la nazionale, forse perché è uno dei centravanti più forti o forse perché è semplicemente Ibra e quando lui scende in campo qualcosa di magico può accadere. Stavolta non è stato così. Il destino ha voluto che Ibrahimovic si congedasse dalla nazionale nel peggior modo possibili: eliminazione dall’Europeo al primo turno e lui, Zlatan, mai decisivo. E’ anche vero che è stato poco assistito dai suoi compagni ma poteva fare di più. Ci aspettavamo grandi cose da Ibrahimovic: siamo tutti rimasti delusi, in primis la Svezia.

 

ALLENATORE: HODGSON

La domanda da fare è perché? Perché nonostante tutto il buon materiale a disposizione, Hodgson non è stato in grado di saperlo gestire? Perché Rooney è stato messo a centrocampo, quando venti metri più avanti poteva risultare decisivo? Perché Vardy non è stato fatto giocare con maggiore continuità visto il suo apparto fondamentale contro il Galles? Tanti perché a cui non possiamo rispondere. Quello che possiamo dire è “Good Luck Roy“, o forse la fortuna servirà alla la sua prossima squadra.

 

Dunque la flop 11 di questi Europei è: Hart, Alaba, Pique, Ramos, Meunier, Witsel, Pogba, Muller, Sterling, Ibrahimovic, Mandzukic. Un 4-3-3 di tutto rispetto che potrebbe fallire solo in una situazione: con Hodgson allenatore.

 

Saverio Fattori

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