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Euro 2016: la panoramica dei giovani talenti dei gironi A, B e C

Mancano soltanto 4 giorni all’inizio di Euro 2016, e tutte le selezioni stanno scaldando il meglio di sè per soddisfare migliaia di tifosi. Siamo certi che ci saranno delle squadre underdogs che arriveranno lontano nella competizione, ed allo stesso tempo delle nazionali che partono come favorite deluderanno senza dubbio le aspettative: del resto è il gioco del calcio, c’è chi vince e c’è chi perde. Tuttavia, a noi di Footbola piace pensare positivo, e nel nostro punto di vista c’è qualcuno che sicuramente tornerà vincitore da questa esperienza: parliamo dei giovani talenti che sono stati aggregati nelle squadre del loro paese. Questa per loro è un’esperienza che, comunque vada, rimarrà impressa in mente per sempre. Scendiamo nel dettaglio ed analizziamo i migliori giovani campioni per ogni nazionale. Di seguito l’analisi delle squadre dei gironi A, B e C.

FRANCIA: Kingsley Coman e Anthony Martial

Una stagione strepitosa sia per l’attaccante del Bayern Monaco che per quello del Manchester United, che in maniera differente sono riusciti ad imporsi nei loro club, essendo decisivi in diversi punti della stagione. Per quanto riguarda l’ex-Juventus, le sue prestazioni in Baviera hanno preso un buon ritmo nel momento in cui al Bayern sono arrivati gli infortuni: in particolare Arjen Robben e Frank Ribery hanno avuto dei momenti duri durante questa stagione, ma il francese si è fatto sempre trovare pronto per ogni necessità, ed è per questo che è chiamato a fare un grande Europeo. L’ala del Manchester United invece è sempre stata al centro delle partite degli uomini di van Gaal, risultando come uno tra i più positivi dell’intero anno, in un ambiente che a Manchester non è mai stato particolarmente solare negli ultimi anni. Anche lui, probabile titolare con Deschamps, dovrà imporsi in questa competizione per entrare nell’elité del calcio mondiale.

SVIZZERA: Denis Zakaria e Breel Embolo

Sono entrambi giocatori della Raiffeisen Super League, e si sono dati battaglia per il titolo finale. A spuntarla è stata Breel Embolo, ormai molto famoso, che con il suo Basilea ha raggiunto quota 83 punti. I suoi gol sono stati fondamentali per la riuscita del capolavoro, e chi lo conosce bene può affermare il fatto che può diventare il prototipo dell’attaccante moderno: velocissimo e con un tiro al fulmicotone, è ormai da mesi nei taccuini di molti osservatori in tutta Europa, ed il suo valore di mercato è ben oltre i 20 milioni di euro. Per quando riguarda Denis Zakaria, invece, ci sarà da impegnarsi per capire di che giocatore si tratta. Mediano degli Young Boys, ha messo in scena prestazioni costante per tutta la stagione nonostante la giovanissima età (nato nel 1996). Sono entrambi giocatori di colore, e oltre che il futuro del calcio possono anche rappresentare le innovazioni a cui la Svizzera sta assistendo in campo sociale, diventando simbolo di una società ormai ben avviata verso la pluri-etnia.

ROMANIA: Steliano Filip e Nicolae Stanciu

Nati rispettivamente nel 1994 e nel 1993, sono i giocatori più giovani dei selezionati di Iordanescu. Purtroppo per i fan calcistici rumeni, rappresentano un calcio che non ha più influssi positivi ormai da un po’ di anni, e sono praticamente all’ultimo tentativo sulla rampa di lancio per diventare qualcuno. Il primo, terzino sinistro della Dinamo Bucarest, è nel giro della prima squadra da più di 3 anni, ma non ha ancora trovato continuità in nazionale, ed il secondo, trequartista della Steaua Bucarest, sembra essere davvero l’ultima speranza del calcio della nazione balcanica. Certamente non arriverà ai livelli di Hagi, ma nelle ultime stagioni, agendo da trequartista ha quantomento accentrato l’attenzione su di lui nel piccolo mondo sportivo giallo-rosso-blu.

ALBANIA: Ergys Kace e Arlind Ajeti

Giovanni de Biasi ha convocato una rosa piuttosto giovane per Euro 2016, dove spicca la presenza di Hysaj, terzino del Napoli che pur essendo giovanissimo lasceremo da parte per questo articolo, dato che le sue qualità ormai non sono più dubbie. Più interessante concentrarsi su Kace, in forza al PAOK e Ajeti, difensore centrale del Frosinone fresco di retrocessione in Serie B. Il centrocampista del campionato greco è seguito da un buon numero di squadre, ormai ad un passo dal fare l’offerta per portarlo in campionati più importanti, ed ha gia una decina di presenze con la maglia delle aquile dell’est. Ajeti, invece, è stato più volte segnalato come un’occasione del Fantacalcio, ma fino ad ora ha messo in mostra solo la metà del suo effettivo talento: che sia giugno il mese in cui vedremo finalmente la sua crescita?

INGHILTERRA: Marcus Rasfhord e Dele Alli

Già famosissimi per le loro imprese in Premier League, riusciranno ad imporsi anche agli Europei? La chiamata del giovincello del Manchester United ha suscitato qualche polemica in Inghilterra, sopratutto da parte di coloro che avrebbero preferito un reparto d’attacco più collaudato con la presenza di Jermain Defoe o Andy Carroll. Per quanto riguarda la presenza del centrocampista degli Spurs nessuna contestazione: il Tottenham è stato protagonista di una stagione super positiva, e Dele Alli può rinforzare alla grande un centrocampo che nella nazionale inglese rischiava di essere piuttosto povero senza lui ed il compagno di squadra Eric Dier, anch’esso meritevole di menzione. Su Rasfhord ed Alli ci sono i fari di tutti gli amanti del calcio: rispetteranno le aspettative che si sono create intorno a loro?

GALLES: Jonathan e George Williams

“Williams” sembra essere un cognome piuttosto comune in galles, dato che nella nazionale di Chris Coleman ce ne sono ben 3. Due di questi sono dei promettenti prospetti del calcio gallese. Entrambi centrocampisti, sarebbe interessante vederli all’opera insieme davanti a Ramsey e Ledley, Jonathan è di proprietà del Crystal Palace, ma ha trascorso l’ultima parte di stagione in prestito al MK Dons, mentre George è del Fulham, ed ha giocato per il Gillingham negli ultimi mesi. Ah, anche lui, nella prima parte della stagione, era parte dell’organico del MK Dons! Qualche coincidenza di troppo potrebbe farvi incrociare gli occhi, ma sarà divertente vedere i giovani in campo, se manterrete una buona vista.

RUSSIA: Aleksandr Golovin

Unico under 23 di tutta la spedizione Russa. E’ evidente che qualcosa sta andando storto nei settori giovanili del paese, perchè portare un unico ventenne ad una manifestazione così importante non è buona cosa. In forza al CSKA Mosca, è stato una costante presenza in maglia rosso-blu. Infatti le 24 presenze non nascondono l’evidente talento. Tuttavia avrà molta competizione, seppur abbia già messo a segno 2 reti in nazionale. Kombarov e Samedov, giocatori già affermati, non avranno il tappeto rosso pronto per lui, insomma…

SLOVACCHIA: Milan Skriniar e Ondrej Duda

Partiamo dal primo. Skriniar è di proprietà della Sampdoria, gioca come difensore centrale e faticherà parecchio a trovare minutaggio ad Euro 2016. Ai tifosi della Samp certamente non sarà un nome nuovo, ma siamo certi che ai normali spettatori della Serie A questo giocatore manca un po’ tra le loro conoscenze. Dubbiosi sul suo talento, ci limitiamo ad affermare che in patria è soprannominato Skrinka, ovvero “armadio” in lingua slovacca. Piccolo dettaglio a sua favore: è già rinomata la sua fama di infallibile rigorista! Passiamo ora ad Ondrej Duda, talentuosissimo trequartista del Legia Varsavia. In estate è stato più volte ad un passo dal firmare con l’Inter, ma nonostante sia rimasto in campionati inferiori, è stato bravo a non mollare: al giorno d’oggi infatti il suo nome è conosciuto da ogni singolo talent-scout d’Europa, e sono tutti pronti a staccare un bel assegno per assicurarsi le sue funamboliche prestazioni. Ma il Legia Varsavia ha una tifoseria molto calda, e non si sa mai che non voglia diventar una bandiera del club…

GERMANIA: Julian Weigl e Leroy Sanè

La Germania è pronta a mettere in mostra i suoi talentini durante questa fase finale di Euro 2016. Leroy Sanè è stato protagonista assoluto con lo Schalke 04, ed è stata la vera e propria chiave di molte vittorie. Addosso a lui già parecchi club di alto livello, mentre per Weigl il discorso è diverso. Il mediano del Borussia Dortmund sta avendo una crescita più lenta ma al contempo più regolare, e molti vedono in lui già il nuovo Lahm. Entrambi 20enni, scalpitano per un posto da titolare… Occhio a quei due!

POLONIA: Bartosz Kapustka e Karol Linetty

La nazionale polacca può guardare con ottimismo al futuro, dato che è riuscita ad aggregare alla spedizione in Francia un buon numero di giovani. Su tutti spicca Kapustka, ala del Cracovia nata nel 1996. Per lui ci sarà molta competizione per giocare, in un reparto offensivo tutt’altro che improvvisato. Linetty invece ha già un valore di mercato molto interessante: al Lech Poznan infatti sono già stati offerti più di 4 milioni per il centrocampista centrale che in futuro può regolare con classe ed intelligenza il centrocampo di una Polonia in crescita costante!

UCRAINA: Oleksandr Zinchenko e Viktor Kovalenko

In una nazionale piuttosto povera di gioventù, questi due trequartisti sono i portabandiera del calcio ucraino del futuro. Parliamo di Zinchenko: in forza all’Ufa, ha un buon livello di prestazioni ormai da qualche stagione. Nonostante ciò è un novellino per quanto riguarda la nazionale, e soltanto di rado è stato tra i convocati per le qualificazioni. Kovalenko invece è esploso nella seconda parte della stagione con la maglia dello Shakhtar, nella trequarti tutta brasiliana dell’ormai ex Mircea Lucescu. Dotato di classe straordinaria e tocco palla molto buono, può far comparire un bel sorriso a 32 denti sui volti dei tifosi ucraini! Attenzione però a Konoplyanka e Yarmolenko, che non sono super convinti di lasciare spazio a dei pulcini…

IRLANDA DEL NORD: Patrick McNair

Poche le speranze per il futuro dell’Irlanda del Nord. Nella terra di George Best, spicca questo giovane difensore centrale del Manchester United. Da molto tempo è nelle rotazioni e nei torn-over di van Gaal, ma non c’è stata nemmeno una partita in cui abbia davvero convinto. È vero che per essere un centrale di difesa serve esperienza, e McNair ancora non ne ha: tuttavia questa è una grande chance per rifarsi e far vedere ciò di cui è in grado, in una nazionale molto scarsa rispetto alla media della competizione, nella quale probabilmente sarà titolare nonostante gli “errori giovanili”!

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