Niente passaggi telecomandate o giocate da urlo: per il Napoli l’esordio in Champions League in casa dello Shakhtar è più complicato del previsto, forse per colpa anche di qualche scelta sbagliata di Sarri che si presenta in Ucraina con tanti cambi rispetto alla formazione solitamente titolare.
Niente Jorginho, Allan e Mertens, spazio invece a Zielinksi, Diawara e MIlik, panchinari d’oro per gli azzurri: i cambi apparentemente non spostano gli equilibri di una squadra già rodata, che a partita in corso ha saputo perfettamente inglobare i sostituti senza alterare la qualità delle prestazioni. A bloccare però i partenopei è la perfetta rete creata da Fonseca, bravo ad imbrigliare il Napoli usando proprio quel gioco vorticoso ed i passaggi incessanti che tanto hanno reso famosa la formazione di Sarri. Le tattiche dell’allenatore portoghese sembrano funzionare a meraviglia, almeno fino alla metà della ripresa: Srna e Ismaily spingono forte sulle fasce permettendo allo Shakhtar di avanzare, Marlos e Taison riescono a raggirare in velocità i difensori azzurri mentre Ferreyra semina il panico nell’area avversaria con le sue giocate.
Il frutto del buon lavoro degli ucraini arriva dopo quindici minuti di gioco grazie alla rete di Taison che gela i giocatori del Napoli, fin troppo sicuri della propria superiorità in campo ma caduti alla perfezione della trappola tesa da Fonseca, che forse più volte avrà rivisto e studiato i movimenti del suo rivale sul campo Sarri. Per il primo tempo gli azzurri non danno nessun grattacapo al portiere avversario, annoiato più che spaventato da qualche sporadico ed impreciso tentativo di Milik e compagni. La reazione giusta arriva però nella ripresa, dopo il 2-0 siglato da Ferreyra che ringrazia Reina per la sua uscita infelice: la chiave di volta sono gli ingressi di Mertens e Allan, che vanno a sostituire i due spenti ed impalpabili Hamsik e Zielinski. È proprio il belga a mettere in difficoltà lo Shakhtar a venti minuti dalla fine, provocando prima un rigore trasformato magistralmente da Milik che sigla il 2-1, e poi mettendo in campo tutto il suo talento e la sua velocità, arma in più contro i lenti difensori ucraini.
La reazione però è arrivata davvero troppo tardi: il Napoli torna in Italia senza aver conquistato punti, con la consapevolezza di aver trovato un avversario più ostico del previsto. Sarri avrà molto da riflettere sulle sue scelte durante il viaggio, per non commettere più errori e tornare immediatamente in carreggiata in campo europeo.