Oggi per la rubrica Futurbola vi parliamo di Federico Chiesa, giovane talento italiano di proprietà della Fiorentina, che è pronto a fare il salto nel calcio dei grandi nella prossima stagione. Attualmente in ritiro con la nazionale U19 in vista di Euro U19, abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere con lui, focalizzandoci principalmente sull’esperienza in azzurro del giovane Federico, un ragazzo che guarda al futuro con i piedi ben saldi nel presente. Prima di dare un’occhiata alle parole del calciatore, analizziamo il profilo di questo giovane talento.
Nato nel 1997, gioca a calcio fin dai primi anni di vita anche grazie alla grande influenza del padre Enrico, elegantissimo calciatore che ha rappresentato varie squadre della Serie A tra gli anni ’90 ed il nuovo millennio. E’ in grado di agire lungo tutto il fronte d’attacco, ma in particolare viene utilizzato come ala destra, ed è dotato di un piede davvero ben educato, oltre che di un’intelligenza tattica ben sopra la media. Nella scorsa stagione ha messo a segno 8 reti e fornito 3 assist nelle 27 presenze con la maglia della primavera della Fiorentina, squadra che ha raggiunto le finali del campionato di categoria. Il paragone con il padre è ovviamente impossibile da evitare, c’è da dire che Federico in qualche movenza ricorda un po’ Enrico. Tutti gli appassionati di calcio giovanile sanno che Paulo Sousa lo porterà con sè nel ritiro estivo della Fiorentina, e questa sarà una grande chance per mettere in mostra ad alto livello le sue indiscusse qualità: tra allenamenti e svariate amichevoli con i campioni della Fiorentina, ed un Europeo appena dietro l’angolo, l’estate del nostro Federico sembra essere molto interessante.
Di seguito l’intervista a Federico Chiesa, rilasciata in esclusiva a Footbola.
Ci risulta che in questo momento sei in ritiro con una parte della nazionale U19. Che atmosfera si respira?
Esatto, per ora siamo solo in 10 causa esami di maturità, ma siamo contenti di essere qui per migliorarci tutti insieme ed arrivare pronti all Europeo.
Portogallo, Austria e Germania sono certamente 3 avversarie toste per un girone. Avete gia iniziato un’analisi tattica di queste avversari o siete ancora concentrati sul mantenimento della condizione fisica, negli allenamenti in questi giorni?
Stiamo lavorando su tutte e due i fronti, dato il poco tempo che molti di noi hanno a disposizione per via degli esami. La stagione è stata dura, quindi è importante tenersi in forma, ma allo stesso tempo dobbiamo conoscere bene i nostri avversari.
Colleghiamoci proprio agli esami. Quanto è difficile conciliare scuola e sport? Sappiamo che tu hai finito l’anno scorso con il liceo internazionale.
È molto difficile, sopratutto per noi che facciamo sport a livello agonistico. Ora sono all’università e questo mi permette di organizzare meglio lo studio con gli allenamenti. Alle superiori era più difficile per questioni di tempo.
La conoscenza perfetta della lingua inglese, oltre che nella vita privata, potrebbe servirti anche in un futuro calcistico o sei convinto di sviluppare la tua intera carriera nei confini italiani?
Ovviamente ancora non so niente sul mio futuro. Ma se la mia carriera dovesse svilupparsi all’estero sarei pronto anche in quel caso, ed è bello essere consapevoli di esserlo.
Che effetto fa essere in una nazionale cosi importante dopo un’esplosione proprio in questa stagione? C’è stato un gran balzo da parte tua dall’anno scorso ad adesso.
È un’emozione incredibile, sopratutto non mi sarei mai immaginato da parte mia un salto del genere l’anno scorso a questo punto della stagione.
E giocare contro la squadra allenata da tuo padre qualche tempo fa? Che mi dici di quell’esperienza?(Samp-Fiorentina).
Non posso negare che non è stata una partita come le altre. È un’esperienza rara ed ero molto emozionato!
La passione per il calcio deriva esclusivamente da tuo padre?
No, è quello che mi piace fare di più in assoluto da quando sono piccolo.
Chi temi di più ad Euro U19? Ed i tuoi obbiettivi personali in nazionale?
Sappiamo che tutte le selezioni saranno fortissime, ma proveremo ad andare il più lontano possibile in questa competizione. Per quanto mi riguarda, sarei soddisfatto solo della convocazione ufficiale!
Ultima domanda extra-calcistica. Qual è il tuo piatto preferito?
In assoluto, la tagliata di pollo!
Si ringrazia Federico Chiesa per la grande disponibilità data per questa intervista. A lui vanno gli auguri di una brillante carriera con la maglia Azzurra, con la Fiorentina, ed in generale per il futuro. Tenete d’occhio questo campioncino, ormai è pronto per il calcio dei grandi…