Carlo Pellegatti e il calciomercato roboante del Milan: il giornalista promuove le operazioni del club rossonero che nelle ultime ore di trattative ha sfoderato grandi mosse di mercato. Alcuni acquisti sono arrivati anche sul gong della sessione di riparazione invernale. Quello che serviva di più? Uno su tutti, secondo il giornalista, il centravanti messicano Santiago Giménez acquistato dal Feyenoord
“Una sessione di calciomercato sorprendente perché questa proprietà non ci aveva abituato ad essere così attiva nel mercato di gennaio. Il Milan adesso è più forte di quando è iniziato il mercato, però di quanto sia più forte dovrà dirlo il campo. Voti al calciomercato è sempre pericoloso darne, bisognerà aspettare i risultati e il responso del campo. L’attaccante ci serviva da tempo, ne hanno preso uno giovane (facendo riferimento a Santiago Giménez, ndr). Come succede per tutti gli attaccanti che arrivano in Italia, sarà poi il campo a decidere quanto si adatterà al campionato italiano, con i giocatori che ricoprono questo ruolo è sempre un po’ particolare“. Lo dice Carlo Pellegatti commentando gli acquisti messi a segno dal “suo” Milan nel calciomercato di riparazione, il giornalista promuove a pieni voti le tante trattative rossonere andate in scena in questa sessione invernale di mercato.
Carlo Pellegatti: “Al Milan serviva un giocatore come Giménez, dobbiamo sperare che sia l’attaccante di oggi e di domani”
“Al Milan serviva un giocatore come Giménez, dobbiamo sperare che sia l’attaccante di oggi e di domani. Rispetto a Ibrahimovic e Giroud, gli ultimi due grandissimi centravanti, lui è molto giovane ed è chiaro che siamo un po’ attaccati a lui per il futuro”. Secondo Carlo Pellegatti, il “colpo copertina”, ovvero il più importante anche in ottica futura, dell’ottimo calciomercato invernale del Milan è Santiago Giménez, il centravanti messicano classe 2001 prelevato dagli olandesi del Feyenoord.
“Molto contento per gli altri innesti: João Félix un acquisto alla Berlusconi, Bondo finalmente l’alternativa a Fofana”
“Sono molto contento per l’arrivo di João Félix perché è un acquisto alla Berlusconi, è un giocatore di talento, di classe che si può schierare in tante posizioni di campo. Lui mi piace molto, è un giocatore da San Siro. Con Bondo finalmente abbiamo l’alternativa a Fofana, che speravo arrivasse da tempo. Lui è un giocatore positivo, con qualità simili a Fofana”. Pellegatti si è detto soddisfatto anche degli altri acquisti messi a segno dal Milan.
Carlo Pellegatti: “Sottil, da italiano, sarà molto utile in ottica liste, bella intuizione della società ”
“Sottil a me è sempre piaciuto, un giocatore di buona fascia e che sarà utile anche nella prossima stagione perché, essendo italiano, ci aiuterà nelle liste. Finalmente siamo andati a pescare anche fra i giocatori italiani abbordabili come prezzo. È stata una bella intuizione da parte della società . L’altro acquisto, Kyle Walker, si è contraddistinto negli ultimi due europei ed è stato eletto dalla Uefa tra i quattro difensori più forti”, ha poi commentato ancora Pellegatti.
Le cessioni? “Alcuni dei partenti volevano andare via, Bennacer fin dall’anno scorso”
“Capitolo cessioni? Calabria (andato al Bologna, ndr) sarebbe uscito a giugno, non gli avrebbero rinnovato il contratto e quindi ha fatto bene a trovare un’altra squadra. Su Alvaro Morata si dicono tante cose, non si sa se la moglie fosse contenta o meno di rimanere a Milano, non lo so. Però lui non si è trovato in questo ambiente e forse non era l’attaccante che volevamo noi. Nelle scelte di Calabria e Morata può darsi che possano aver inciso anche delle presunte tensioni con l’allenatore Sérgio Conceição. Lo spagnolo potrebbe anche non avere gradito qualche sostituzione di troppo. E poi Bennacer voleva andare via lui, fin dall’anno scorso, non si è trovato bene. Conceição gli chiedeva delle cose che lui non poteva fare”, ha aggiunto Pellegatti.
Curiosità per come adesso Conceição gestirà i nuovi acquisti
“I giocatori sono appena arrivati e adesso bisognerà vedere che cosa vorrà fare Conceição, chi partirà dalla panchina e chi scenderà in campo. Ma non c’è il problema dell’abbondanza, perché il Milan ha 12 partite fino a metà marzo e finalmente può fare rotazioni con giocatori di qualità . Era già una buona rosa, mancavano delle alternative e adesso ha trovato anche quelle. Peccato solo non aver ancora trovato in difesa una vera e propria alternativa a Theo Hernández perché in quel ruolo può giocare adattato Jimenez e Bartesaghi è giovane, però così si va proprio a spaccare il capello”, ha concluso Pellegatti.