Il Willem II stava vivendo una delle migliori stagioni della sua storia: la formazione di Tilburg, dopo anni di lotta per la salvezza, era in piena ottica Europa, con il terzo posto a portata di mano. Nonostante un 2020 non eccezionale, lo stop e l’annullamento dell’Eredivisie, ha permesso ai Tricolores di blindare la quinta piazza e di poter tornare, dopo una lunga assenza, in Europa League.
Tutta Tilburg, appresa la notizia della sospensione del campionato, ha esultato come se avesse vinto una finale di coppa: il Willem II, dopo 15 anni di assenza, torna a far parte delle formazioni che accederanno ai preliminari di Europa League. I Tricolores erano la vera sorpresa dell’Eredivisie 2019-2020 insieme all’AZ Alkmaar che si stava sfidando con l’Ajax per conquistare il titolo di campione d’Olanda.
La formazione guidata da Koster ha scritto un girone d’andata fantastico, con un passo da big e un terzo posto accarezzato e conquistato per pochissimo tempo, grazie anche al periodo negativo di Psv e Feyenoord, assenti per tutta la prima parte di stagione. Nel 2020, invece, qualche inciampo di troppo che fa scivolare il club al 5° posto, valido per l’accesso ai playoff Europa League. Lo stop dell’Eredivisie ha congelato la classifica, regalando così l’accesso diretto ai preliminari agli 11 di Tilburg.
Il Willem II manca dall’Europa dal 2005-2006, quando venne eliminata in Coppa UEFA dal Monaco, nei preliminari: la sconfitta fu pesante con un 5-1 complessivo che distrusse immediatamente i sogni della piccola formazione olandese. Il vero miracolo avvenne nel 1998-1999 quando la società chiuse al secondo posto in Eredivisie aggiudicandosi la prima qualificazione nella sua storia in Champions League: nel girone incontrò Bordeaux, Sparta Praga e Spartak Mosca ma il risultato non fu positivo con solo 2 punti in 6 gare e l’ultimo posto del gruppo. La prima partecipazione in Europa, invece, risale al 1963-1964 quando, grazie alla vittoria della KNVB Beker, il Willem II partecipò alla ormai dimenticata Coppa delle Coppe: putroppo la buona sorte non era dalla parte dei Tricolores che, al primo turno, incontrarono il Manchester United che vinse con un complessivo 7-2.
Al momento, il ritorno su campi europei è una gioia, ma visti i risultati passati servirà tutt’altro impegno ai ragazzi di Koster: il tecnico ha dimostrato di saperci fare con un calcio veloce e verticale, improntato molto sulle fasce e il fraseggio. Il crollo di condizione è giunto proprio alla ripresa dell’Eredivisie, ma con lo stop non abbiamo avuto l’occasione di vedere come l’allenatore aveva pensato di affrontare questo momento di scarsi risultati: il calcio dimostrato è da Europa, ma la lunga assenza non giova al club che manca della giusta esperienza e, questo, potrebbe rivelarsi il problema principale.
Tutto dovrebbe concludersi in questo modo anche se l’Utrecht ha minacciato più volte la KNVB di voler fare ricorso e non solo nei tribunali olandesi, ma anche alla UEFA. Difficilmente verrà capovolto il verdetto della confederazione, ma mai dire mai quando si parla di Olanda ed Eredivisie.
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