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Eredivisie, 90 minuti decisivi per il capocannoniere: caccia a Jahanbakhsh

Ancora viva la lotta al miglior realizzatore dell’Eredivisie: mai come quest’anno, il campionato olandese, sta lasciando in dubbio il nome del vincitore che verrà decretato dopo gli ultimi 90 minuti di gioco. Jahanbakhsh guarda tutti dall’alto in basso, ma nell’arco di 3 marcature troviamo ben 7 calciatori: tutto resta in bilico nel 34° turno che chiuderà definitivamente la stagione 2017-2018. Andiamo a conoscere chi saranno i giocatori in gara e soprattutto quante possibilità hanno di centrare questo importante obiettivo…

JAHANBAKHSH E GLI ALTRI: L’EREDIVISIE CERCA IL CAPOCANNONIERE STAGIONALE

Jahanbakhsh 18 reti (AZ): l’iraniano dell’AZ Alkmaar, al momento, è in testa con ben 18 marcature e vuole consolidare questo obiettivo chiudendo in bellezza la sua migliore stagione in carriera. Il ragazzo, insieme ad Idrissi e Weghorst, ha trovato una continuità devastante che gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio. Oltre ad essere cinico e perfetto negli inserimenti, non è da sottovalutare la sua vena da assistman che vanta 12 suggerimenti utili per i compagni di squadra. Una tripletta e una doppietta per lui in questa competizione nel 4-3 rifilato al Vitesse e nel 4-0 regalato ad Enschede. Nella sua ultima sfida, avrà davanti lo Zwolle, la formazione di Schip che sta attraversando una profonda crisi di risultati e con una difesa non più solida come il girone d’andata. Le possibilità di andare in rete sono molto alte e probabilmente servirà un miracolo, agli inseguitori, per balzargli davanti. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 5.

Johnsen 17 reti (Ado Den Haag): la vera sorpresa di questa Eredivisie. Il ragazzo dell’Ado Den Haag ha stupito tutti per la sua vena realizzativa che sta permettendo ai gialloverdi di lottare per un posto nei playoff Europa League. La sua costanza alla rete è molto più bassa rispetto a Jahanbakhsh, ma il norvegese vanta 4 doppiette in campionato e 4 reti nelle ultime 3 gare. Egoista, caratteristica fondamentale per una punta, non ha mai contribuito alla manovra con un assist, ma si è sempre fatto trovare pronto per concludere l’iniziativa superando il portiere avversario. Nell’ultima giornata volerà a Kerkrade per affrontare un Roda che vuole vincere per sperare nel miracolo della salvezza diretta. Quale miglior palcoscenico per poter tentare l’assalto alla vetta? DIFFICOLTÀ IMPRESA: 6.5.

Lozano 17 reti (Psv): l’attaccante del Psv ha fatto dimenticare un De Jong che si è finalmente ritrovato nella seconda parte della stagione. Il messicano ha incantato con la sua velocità, il dribbling secco e veloce e per i gol da qualsiasi posizione. Non fa differenza se da fuori o da dentro l’area, Lozano ha sempre l’idea giusta per superare il numero 1 nemico. 17 i centri in campionato e la testa della classifica cannonieri tenuta salda per 3 quarti di torneo: anche 8 assist che impreziosiscono il suo ottimo lavoro offensivo. Peccato per il temperamento: la punta ha rimediato 2 cartellini rossi e il secondo ha pesato tantissimo sul suo rendimento, poichè lo ha tenuto fermo per ben 3 giornate. Dal suo ritorno 4 segnature in 6 match e la consapevolezza che, quell’espulsione, abbia rovinare il suo primo anno in Eredivisie in modo definitivo. Con un Psv già campione, il pericolo è quello di intraprendere l’ultima sfida con concentrazione bassa e ritmi blandi: un forte botta lo ha costretto ad uscire anticipatamente nell’ultimo match e non è detto che sia schierato contro il Groningen. Tanti fattori remano contro Lozano che deve riprendersela solo con il suo carattere. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 7.5.

Berghuis 16 reti (Feyenoord): l’olandese di Rotterdam è stato l’unico attaccante che ha cercato di dar fastidio a Lozano. Steven Berghuis ha rincorso il messicano, del Psv, per tutto il girone d’andata e buona parte del ritorno, fino a bloccarsi per una crisi che ha impedito ai Rotterdammers di impossessarsi del 3° posto. Nelle ultime 4 gare giocate ha messo in cassaforte un ricco bottino composto da 4 reti. Anche in fase di assistman non ci si può lamentare con ben 12 suggerimenti per i colleghi di reparto. La punta non ha mai segnato così in carriera e conquistare il titolo di capocannoniere andrebbe a coronare una stagione sopra le righe: 16 centri con 4 doppiette nel torneo. L’iraniano dell’AZ dista solo due lunghezze e agganciarlo è pianamente nelle sue corde, ma Berghuis potrebbe calare la prima tripletta scavalcando il suo rivale? È all’altezza per tirare fuori l’asso dalla manica proprio negli ultimi 90 minuti decisivi? Non mettiamo limiti alla provvidenza, ma sulla carta, le speranze restano risicate. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 8.

Sol 16 reti (Willem II): Sol non può chiedere di meglio ad un torneo che lo sta facendo sognare. Il ragazzo ha superato un tumore al testicolo che gli è stato diagnosticato verso la fine d’ottobre. Dopo 2 giornate di riposo, dovute all’operazione, l’attaccante è tornato in campo iniziando a gonfiare la rete con una regolarità pazzesca. Bravo nel colpo di testa e all’interno dell’area, la punta non lascia scampo ai difensori avversari che vengono bruciati in rapidità. Si sa inserire perfettamente tra le linee e questo crea difficoltà ai reparti arretrati che non riescono mai a marcarlo con costanza e attenzione. 16 realizzazioni e 4 assist con una tripletta e una doppietta sulle spalle. 6 gol in 7 giornate per un finale che si sta chiudendo in crescita: il Vitesse non sarà una passeggiata e servirà una prestazione maiuscola per poter tentare l’assalto al primato. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 8.5.

Weghorst 16 reti (AZ): il compagno di squadra di Jahanbakhsh vuole almeno migliorare il suo record personale di 17 realizzazioni dello scorso anno e, essendo uno specialista delle doppiette, scalzare dal primato il suo collega di reparto. Weghorst ha già strappato 9 gol in 6 partite di KNVB Beker gonfiando la porta per 5 gare consecutive e con la bellezza di 4 doppiette. Per rendere ancora più bella la stagione, dopo il 3° posto e la qualificazione in Europa League, serve il successo del titolo cannonieri. L’attaccante ha solo il problema di essere stato escluso dall’ultimo incontro per un problema all’inguine che potrebbe minarne il suo impiego nel 34° turno. Le chance per un miracolo sono veramente sottili, ma siamo abituati a capovolgimenti di fronte inaspettati in Eredivisie. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 9.

Linssen 15 reti (Vitesse): infine parliamo di Linssen, l’ex Groningen che è volato a 15 realizzazioni stagionali chiudendo la sua miglior stagione in carriera. Sono 3 le triplette nel torneo, tutte nel 2018, per un finale di stagione che lo sta vedendo come protagonista. 5 suggerimenti vincenti sono un po’ pochi per un attaccante che parte esterno, ma che si è adattato benissimo sia da prima che da seconda punta. Ottimi i movimenti senza palla che regalano un’alternativa alla manovra della squadra. Per lui tante doppiette, ma arrivare primo vuol dire calare un pesante poker nell’ultima gara contro il Willem II di Sol. Che vinca il migliore e chissà che questi 4 centri non giungano veramente in questa meravigliosa Eredivisie. DIFFICOLTÀ IMPRESA: 10.

 

GHIATTU

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