Come già detto in passato, decisioni come la sospensione di un campionato regala delusi e soddisfatti: a beneficiare di questo stop sono sicuramente Waalwijk e Ado den Haag, formazioni che erano candannate sicuramente all’Eerste Divisie. La matematica non aveva ancora dato la certezza, ma la permanenza in Eredivisie era stata minata in maniera significativa: i due club tirano un sospiro di sollievo ed iniziano ad organizzarsi in vista del prossimo campionato con partenza ad ottobre.
L’Eredivisie ha chiuso i battenti e le formazioni soddisfatte sono ben meno delle insoddisfatte: l’AZ ha visto vanificare la lotta per il titolo, l’Utrecht ha perso l’Europa League mentre Cambuur e De Graafschap hanno buttato un’ottima annata in Eerste Divisie. A sorridere troviamo solo Ado den Haag e Waalwijk relegate, rispettivamente, alla penultima e all’ultima posizione in classifica.
La stagione, per entrambe le compagini, era ampiamente compromessa con poche speranze di centrare la salvezza o l’accesso ai playoff promozione. La società gialloblu era il fanalino di coda della competizione da inizio stagione con un totale di 15 punti racimolati in 26 gare: 4 vittorie, 3 pareggi e 19 ko con la peggior difesa e il terzo peggior attacco del campionato. La retroguardia aveva incassato 60 reti, per una media di circa 2.3 realizzazioni a match: il reparto offensivo, invece, ha garantito un centro ad incontro con 27 gol. Il Waalwijk è la rosa che ha meno convinto in questa competizione, con gravi lacune di tattica e grandi limiti tecnici, soprattutto dietro dove la difesa non riusciva a reggere l’urto degli avversari. L’andamento è stato sin dall’inizio disastroso: 10 sconfitte in 11 gare e primo successo giunto solo al 12° incontro. Il 2019 si era chiuso in crescendo, con qualche speranza in vista dell’anno nuovo, ma il 2020 ha confermato la scarsa tenuta della squadra che ha incassato 6 ko in 8 giornate. L’arrivo del coronavirus ha portato alla sospensione temporanea dell’Eredivisie fino ad arrivare all’ufficiale chiusura del campionato: la KNVB ha optato per non assegnare il titolo e nessuna retrocessione, salvando così il Waalwijk da una sicurissima Eerste Divisie.
Non è andata meglio la stagione dell’Ado den Haag che, dopo diversi anni in lotta per un posto in Europa, ha rischiato seriamente di scendere nella serie cadetta. Come il Waalwijk i numeri sono terribili per la squadra de L’Aia che non è riuscita ad imporsi in un’annata completamente storta: 19 punti raggiunti grazie a 4 vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte. La difesa ha chiuso come la terza peggiore dell’Eredivisie mentre l’attacco come secondo meno prolifico: nel primo caso sono stati incassati ben 54 gol, una media di circa 2 a gara, mentre in avanti, le punte, non sono state in grando di segnare neanche una marcatura a match con solo 24 centri in 26 incontri. Le cifre non aiutato una squadra che non ha saputo mai comandare il gioco o tenere il campo in modo soddisfacente: i tifosi si sono più volte fatti sentire per la scarsità di risultati positivi. Il 2020 ha portato solo un successo, mentre, il girone d’andata è partito con ben 8 ko in 11 partite. Anche in questo caso, lo stop definitivo ha fatto tirare un sospiro di sollievo al club che può pensare a riorganizzarsi in vista della prossima Eredivisie.
Sicuramente serviranno innesti e una qualità maggiore nelle rose per evitare di riscrivere il medesimo campionato di delusioni.
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