L’Eredivisie si è conclusa lo scorso weekend, ponendo fine anche alle gare dei playoff promozione ed Europa League. Come ogni anno, la competizione olandese è la miglior vetrina d’Europa per quanto riguarda i giovani talenti che possono mettersi in mostra sfoggiando tutto il loro potenziale. L’annata 2017-2018 è ricca di nomi interessanti che hanno fatto faville con i rispettivi club ed, in alcuni casi, si sono conquistati anche un posto tra le fila delle loro nazionali. Andiamo a conoscere meglio i protagonisti di questa interessante stagione…
L’EREDIVISIE: CAMPIONATO GIUSTO PER MANDARE I PRESTITO I TALENTI
L’Eredivisie viene spesso utilizzata, da diverse formazioni inglesi, come trampolino di lancio e banco di prova per i giovani talenti del loro vivaio. Il Vitesse, ormai da anni, è una succursale del Chelsea che, parcheggia, 3/4 ragazzi a stagione per farli scontrare con un calcio professionistico più arduo e duro del loro campionato primavera. A seguire il passo dei Blues è stato il Manchester City che ha dato, nelle mani del NAC Breda, ben 4 ragazzi interessanti che hanno dimostrato di poter dire la loro anche in Premier League, prima di un definitivo ritorno alla base.
Iniziamo con Mason Mount in forza ai gialloneri di Arnhem: il centrocampista classe ’99 si è resto protagonista di un’Eredivisie fantastica, coronata con la qualificazione ai preliminari di Europa League. In campionato il suo apporto è stato determinante per raggiungere i playoff con 14 centri (9 in Eredivisie e 5 nei playoff Europa League) e 9 suggerimenti vincenti. Ottimo senso della posizione, un piede educatissimo e grande visione di gioco hanno permesso al giocatore di vestire una mglia da titolare e di prendere le redini del centrocampo, siglando anche marcature pesanti. Il suo ritorno allo Stamford Bridge è abbastanza sicuro: Mount è pronto per la Premier e probabilmente verrà girato lì in prestito, nonostante sia stato richiesto da Psv e Ajax.
Ora passiamo a Manu Garcia e Angelino, entrambi del Manchester City e girati in prestito al NAC Breda. Il primo è un centrocampista del 1998 che ha stupito per la sua ottima tecnica e la facilità di dribbling. Più idoneo alla fase offensiva che a quella d’interdizione, ha una fantastica progressione palla al piede e un tocco sotto che riesce a scavalcare la difesa avversaria liberando l’attaccante che difficilmente può sbagliare da quella distanza.
Angelino, invece è un classe ’97 e mancino puro. Nasce difensore, ma è stato spostato come centrocampista laterale: è dotato di un’accelerazione bruciante e un dribbling nello stretto secco e preciso. Difficile che gli avversari riescano a fermalo: la tecnica e molto elevata grazie anche a maestri come Pirlo, Lampard e Villa che gli hanno potuto insegnare tutti i trucchi del mestiere nel suo anno di prestito ai New York City. Entrambi i giovani torneranno alla base per poi essere dirottati in prestito in altri lidi. Chi li acquisterà farà sicuramente un ottimo investimento.
LE GIOVANI PROMESSE CRESCITE NEI VIVAI
Prodotto del vivaio è Guus Til, centrocampista dell’AZ Alkmaar che ha quel vizietto del gol che tutti i tecnici apprezzerebbero. Nell’ultima Eredivisie ha messo a segno 9 marcature confezionando 3 assist per i compagni di reparto. Ricorda molto il Perrotta scoperto incursore da Spalletti: si sa muovere perfettamente tra le righe trovando l’apertura e il pertugio giusto per inserirsi in qualsiasi situazione. Sul secondo palo è una certezza e ha centrato la rete soprattutto con questi movimenti: grazie alle sue grandi prestazioni è stato convocato per la prima volta in nazionale, esordendo con la maglia degli Oranje. I tifosi biancorossi lo paragonano a Henriksen, vecchia conoscenza che ora veste la maglia del Hull City.
Non possiamo non citare il difensore Sandler dello Zwolle, autore di una stagione sopra le righe: il ragazzo, classe ’97, è stato acquistato nel mercato di gennaio dal Manchester City che non ha voluto farsi sfuggire il suo talento. Dopo un ottimo girone d’andata, ha sofferto molto in quello di ritorno insieme a tutta la compagine biancoblu che è calata vistosamente. I giovane è dotato di un grande senso della posizione e sa chiudere perfettamente la linea di passaggio all’avversario. Si muove in anticipo sia per gli interventi che per bloccare l’azione nemica: bravo di piede, non si nega qualche dribbling pericolo nelle sue uscite a testa bassa e palla al piede. Proprio questo fattore dovrà essere migliorato, ma al momento, lo scusiamo vista la giovane età.
Tornando all’AZ non dimentichiamo Koopmeiners, centrocampista offensivo di soli 20 anni. Il ragazzo ha fatto sfoggio di una tecnica notevole con un mancino potente ed estramente educato. Si sa destreggiare anche con il piede destro e l’unica realizzazione stagionale è stata fatta proprio con quello. Risorsa utilizzata soprattutto sui calci piazzati e corner dove ha sfornato ben 3 assist vincenti per i colleghi del reparto offensivo. Un altro talento da tenere sott’occhio che è cresciuto nelle giovanili del club di Alkmaar.
Sempre sulla falsa riga nei ragazzi precedenti, compare anche Kik Pierie, che ha indossato solamente la maglia dell’Heerenveen fino ad esordire in Eredivisie. La prima gara, nella massima divisione olandese, è avvenuta l’anno scorso. Nel 2017-2018, Streppel ha voluto puntare su di lui trovando un centrale di difesa affidabile, sicuro, forte fisicamente nella marcatura. Perfetti i suoi tempi d’intervento, ma la sua dote più spiccata è il mancino, dal quale partono lanci lunghi e millimetrici per gli attaccanti. In questa stagione, spesso, è accaduto che, in mancanza di movimento dei centrocampisti, Pierie si sia preso la briga di inventare qualcosa con suggerimenti di una precisione geometrica. Sicuramente, i frisioni, non lo faranno partire e il prossimo anno continueranno a coltivarsi questo classe 2000.
GRANDI NOMI CHE SI CONFERMANO: KLUIVERT E LOZANO PRONTI PER UNA BIG EUROPEA?
Concludiamo l’articolo con coloro che già sono conosciuti e sui quali era presente una certa dose d’attesa: le conferme sono state portate proprio dall’ultima Eredivisie che ha santificato chi era giunto con ottimi biglietti da visita. Alcuni di loro li avevamo già trattati come ad esempio Doan, il giapponese del Groningen che ha fatto parte di un nostro articolo (-clicca qui-)*: le sue realizzazioni hanno permesso ai biancoverdi di poter centrare una salvezza diretta e abbastanza tranquilla. Le notizie che trovere risalgono al 20 Febbraio, ma a Maggio il suo score è aumentato fino ad arrivare a 9 centri in 29 presenze, al suo primo campionato olandese. Altra conferma giunge da Kluivert sempre più in ottica Roma con un trasferimento che potrebbe concretizzarsi intorno ai 20 milioni con Monchi che continua a dialogare con Raiola. Il figlio di Patrick si è dimostrato un talento puro e cristallino e ha chiuso in doppia cifra la sua prima esperienza da titolare in Eredivisie. Noi lo avevamo già seguito lo scorso anno, quando iniziò a muovere in primi passi sotto l’ala di Bosz, dopo aver frantumato tutti i record del padre nella formazione Jong (-clicca qui-)*. Impossibile poi tralasciare Van de Beek, il nuovo Klaassen della capitale, con una crescita impressionante sotto Keizer e Ten Hag. Stagione straordinaria per il giovane che ha fatto muovere gli osservatori di Roma, Milan e di tutta Europa. Non è detto che l’Ajax riesca a trattenerlo in estate, ma ci proverà in tutti i modi. Dopo il nostro articolo (-clicca qui-)* i suoi numeri realzzativi sono cresciuti esponenzialmente: al triplice fischio dell’annata possiamo contare 11 marcature, che per un centrocampista sono veramente un numero considerevole. Non si può non citare il grande acquisto dell’AZ Alkmaar che, nel mercato di gennaio, si è aggiudicata le prestazioni del ventiduenne Idrissi: anche qui sottolineammo il suo ottimo rendimento sia con la maglia biancorossa che con quella del Groningen di inizio stagione (-clicca qui-)*. Altra promessa da tenere d’occhio: probabilemente rimarrà alla corte di Van den Brom in vista anche dell’Europa League, ma se il suo rendimento dovesse rimanere quello del 2017-2018, possiamo essere sicuri che il ragazzo cambierà aria volando, probabilemente in Premier League.
Chiudo parlando di altre due stelle del calcio olandese: Neres e Lozano, arrivati entrambi dal sudamerica.
Iniziamo con il brasiliano dell’Ajax, approdato tra le fila biancorosse già nel gennaio del 2017: al suo arrivo solo 8 presenze e 3 realizzazioni che fecero capire a Bosz di che pasta fosse fatto il ragazzo. L’attaccante laterale ha una velocità che lascia sul posto l’avversario con un dribbling secco e veloce. La tecnica è veramente elevata con un destro che difficilmente non centra la porta. Molte volte abbassa la testa e non guarda i compagni ma, con Keizer e Ten Hag, questo difetto è stato superato, avendo chiuso il torneo con ben 12 assist vincenti. Importante il suo apporto anche come bomber con 14 centri per un totale di 26 realizzazioni dove ha messo lo zampino. Talento puro e margini di crescita ancora enormi: prenderlo ora dall’Ajax sarebbe un colpo importante per qualsiasi squadra.
Chiudo con Lozano, il messicano giunto al Psv con premesse da vero campione. La punta, titolare sin dalla prima partita, non ha mai nascosto l’ottimo feeling con il gol e ha mantenuto la testa della classifica marcatori per 3/4 di Eredivisie, calando solamente nel finale. A pesare è stata l’espulsione rimediata contro l’Heerenveen per una gomitata rifilata ad un avversario. La federazione lo ha stoppato per ben 3 giornate nelle quali, Lozano ha perso la testa della classifica. Unico vero neo è questo carattere che spesso non viene controllato, ma il campo parla da solo: 17 segnature in 29 gare al primo anno d’Olanda. Uno scudetto vinto con uno stradominio che non si vedeva da anni. Tanta classe ed inventiva che fanno del giocatore il miglior talento della stagione. Anche in questo caso non è certa una sua permanenza nel club di Eindhoven poichè tante società lo stanno richiedendo. I Boeren non vogliono privarsene in vista della Champions ma, con la giusta offerta, il ragazzo saluterebbe l’Eredivisie senza pensarci due volte.
*nei pezzi già scritti in passato troverete le caratteristiche tecniche dei ragazzi in questione.