Il campionato olandese è giunto al termine con i playoff di Eredivisie sia per l’Europa League che per la promozione. Al termine del torneo tiriamo le somme sui protagonisti e le giovani promesse che si sono messe in luce senza cadere nei classici nomi di Ajax e Psv. Andiamo ad analizzare quei ragazzi che non hanno goduto della stessa esposizione mediatica di chi gioca in una big…
–Kik Pierie (Heerenveen, 18 anni): il difensore dei frisoni è stato uno dei migliori dell’intera Eredivisie, nonostante la formazione biancoblu abbia faticato sin dall’inizio della stagione. Pierie è nato e
cresciuto calcisticamente nell’ Heerenveen ed è già alla sua terza stagione da professionista: dopo l’esordio nel 2016-2017 con solo 2 presenze, nello scorso anno è stato un titolare inamovibile con 33 presenze. Nell’ultima competizione ha dispustato 31 partite e messo a segno i suoi primi 2 gol nella massima serie olandese. Le sue prestazioni hanno convinto l’Ajax ad acquistarlo per battere la concorrenza e per trovare l’erede di De Ligt, prossimo partente dopo F. de Jong. Il centrale è dotato di un mancino particolarmente educato che riesce a lanciare i rispettivi attaccanti: è propenso anche a salire lungo la fascia per crossare dal fondo. Ottimo senso della posizione e un buon tempismo di testa, più in fase offensiva che di difesa. Ha tutte le carte in regola per imporsi vista la giovane età: adatto sia al 4-3-3 che al 3-4-3, ma con Ten Hag non c’è pericolo di giocare con un tridente arretrato.
–Nick Venema (Utrecht, 20 anni): il più vecchio dei 5 con gli anni compiti ad aprile. L’attaccante
dell’Utrecht ha vissuto una stagione straordinaria che si è conclusa con la qualificazione ai preliminari di Europa League dopo i faticosi playoff. Venema è stato preso in considerazione da Advocaat che lo ha centellinato, alternandolo con la formazione Jong e facendogli disputare solo 14 match in Eredivisie che sono stati impreziositi da 4 realizzazioni. In compenso è sceso in campo con la “primavera” in 23 occasioni, siglando anche 16 reti. In prima squadra è stato un po’ schiacciato dalla personalità importante di Dessers, Gustafson e Van de Streek, ma ha sempre risposto presente ad ogni chiamata. Anche lui è un gioiello cresciuto nelle giovanili ed arrivato meritatamente in prima squadra con l’esordio nel campionato 2016-2017. Il suo fisico asciutto gli permette di essere veloce nella corsa e secco nei dribblig. Predilige il piede destro, anche se con il sinistro sbaglia poco: bravo negli inserimenti è l’alternativa cresciuta in casa che potrà rivelarsi un asso importantissimo nella prossima stagione, con un po’ di continuità in più.
–Orkun Kokcu (Feyenoord, 18 anni): l’olandese di origine turca ha iniziato a farsi amare
proprio in questa stagione con l’esordio e prima la realizzazione in Eredivisie. Van Bronckhorst ha puntato forte su di lui, nonostante lo scarso bottino di sole 10 presenze e 3 realizzazioni. Il ragazzo ha dimostrato di avere la fame giusta per strappare una maglia da titolare, già dal prossimo anno sotto la guida del neo tecnico Jaap Stam. Il talentoo, ricopre il ruolo di trequartista o di mezz’ala a centrocampo: nasce proprio come numero 10, bravo di piede e perfetto negli inserimenti. Aiuta la manovra facendo circolare palla con verticalizzazioni precise che liberano il centrale d’attacco. Bravo in un centrocampo a 3 (come mezz’ala) o in uno a 4 (come trequartista). I Rotterdammers si coccolano il suo talento che potrebbe diventare titolare nel caso di partenze importanti. Vitesse, Fortuna Sittard ed Emmen sono state le società trafitte dal destro di Kokcu.
–Mitchell Van Bergen (Heerenveen, 19 anni): cresce nelle giovanili del Vitesse, esordendo in Eredivisie all’età
di 16 anni nella stagione 2015/2016 e mettendo piede per la prima volta nella massima divisione olandese. Il ragazzo dimostra subito di trovarsi a suo agio, ma viene rimpallato tra prima squadra e formazione Jong per i successivi 2 anni. Nella stagione attuale, inizia il campionato con la maglia giallonera per poi accasarsi in Frisia per dare una mano all’Heerenveen, orfano di Laarson e Zeneli. La mezz’ala di centrocampo viene spostata avanti da Jansen, come attaccante destro del tridente offensivo. Ben 30 le presenze e 7 le reti realizzate insieme a 2 assist vincenti per i colleghi di reparto. Messo in ombra dall’esplosione di Lammers e Vlap, Van Bergen ha tutto il tempo di dimostrare il suo valore nel prossimo torneo poichè i due attaccanti potrebbero partire entrambi in direzione Italia. Il ragazzo è dotato di un’ottima agilità grazie alla corpuratura esile e ad un dribbling secco e veloce. Riesce a proporsi bene nel movimento senza palla, ma pecca ancora in cinismo. Solo un’azione su 5 vede la palla superare il portiere avversario ed è un peccato visto la sua facilità nel proporsi sotto porta. Ha bisogno un po’ più di massa muscolare per poter resistere meglio agli urti fisici, ma la sua esperienza è di gran lunga superiore all’età menzionata sulla carta d’indentità.
–Kjell Scherpen (Emmen, 19 anni): il giovane portiere dell’Emmen è già stato tesserato dall’Ajax che ha letteralmente bruciato la concorrenza. Molto simpatica la presentazione del ragazzo che ha visto l’estremo difensore protagonista di un comico siparietto con Van der Sar e Overmars. Il giovane, in passato, aveva scritto sui social parole poco carine verso i biancorossi della capitale: da qui il video che lo vede obbligato, al banco di scuola, a scrivere “l’Ajax è il miglior club olandese“. Ecco a voi il video in questione:
Il gigante numero 1 è alto 2 metri e 4 centimetri e nonostante tutto ha un’agilità incredibile tra i pali: veloce nel distendersi e nell’andare a terra. Le uscita nell’area piccole sono dominate dalla sua stazza e dalla sua irruenza. L’unico vero neo resta la presa: Scherpen tende soprattutto a respingere più che a bloccare e questa è una qualità che deve essere ancora migliorata. Dopo essere cresciuto nelle giovanili dell’Emmen ha disputato una sola partita in Eerste Divisie: l’allenatore non ci ha pensato due volte e lo ha schierato titolare direttamente in Eredivisie dove ha subito 72 gol in 34 partite, ma dimostrando di avere delle doti enormi che l’Ajax vuole assolutamente sviluppare e mettere al servizio della squadra.
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