Il Psv, alla fine, ha ceduto alle pressioni dell’Inter e ha accetto l’offerta di 15 mln per Dumfries: il terzino olandese era stato cercato anche in Premier ma, la cessione, non si è concretizzata con l’Everton. Schmidt ha dato l’ok alla società per far partire il ragazzo dopo un buon Europeo e 3 anni ad altissimo livello in Eredivisie. L’ex Boeren approda a Milano per far dimenticare Hakimi: impresa ardua per un difensore che non ha proprio le stesse qualità del marocchino.
Denzel Dumfries nasce a Rotterdam nel 1996 e ci eravamo già occupati di lui visti gli ottimi risultati ottenuti in Eredivisie e soprattutto con il Psv. La sua carriera da professionista inizia con la maglia dello Sparta Rotterdam, precisamente in Eerste Divisie nel 2014-2015 dove strappò solo 5 presenze. Da quel momento in poi, però, la società puntò su di lui e la sua ascesa fu incredibile: promozione in Eredivisie, passaggio all’Heerenveen nell’estate del 2017 e poi cessione immediata al Psv l’anno successivo per vestire una maglia da titolare che non tolse più, nonostante i tanti cambi di allenatore.
Il ragazzo ha visto passare Van Bommel, Faber e Schmidt e non ha mai perso il suo posto in campo: si è subito imposto, in Olanda, grazie alla sua fisicità unita ad un’ottima corsa che gli permette di arrivare facilmente sul fondo per crossare. Più propenso ad offendere che a difendere anche se, negli ultimi anni, è migliorato notevolemente nei ripiegamenti. Ha una grande esplosività, sa dribblare e ha una resistenza molto alta che gli permette di correre anche a 90′ inoltrato. È perfetto sia come terzino in un 4-3-3 che come ala in un 3-5-2: proprio questa duttilità gli ha permesso di segnare con più frequenza con il record di 7 realizzazioni in Eredivisie nella stagione 2019-2020 puoi bloccata a causa dell’epidemia di Covid.
Dumfries è stata una risorsa importantissima per il Psv, disputando 89 partite in campionato e andando a segno in 13 occasioni: un bottino importantissimo per quello che è diventato un titolare inamovibile anche nella nazionale maggiore. L’Inter, dopo la partenza di Hakimi, ha fiutato l’affare sia per il prezzo contenuto sia per le capacità di Dumfries: con l’Everton ritiratosi dalla trattativa, i nerazzuri hanno potuto chiedere a 15 mln circa, con una parte che andrà all’Heerenveen (un milione circa). In Italia, il terzino, avrà sicuramente bisogno di un ambientamento più per la fase difensiva che per quella offensiva: Simone Inzaghi ha tra le mani un ragazzo dalla grande spinta ma con qualche disattenzione di troppo in fase arretrata. Coperture o diagonali non sono proprio il suo forte, ma con i giusti metodi c’è la possibilità di andare a colmare certe lacune. Marotta sorride per un colpo ben assestato anche se, Hakimi, sarà difficile da far dimenticare ai tifoi.
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