Quattro a zero all’Hoffenheim, numerose palle gol create, solito dominio dal primo minuto, ottantacinque partite consecutive a segno; questi i contorni dell’ennesima vittoria del Bayern Monaco. I bavaresi, senza il proprio allenatore (assente per covid) cercavano tre punti per mantenere la testa della classifica e tenere a debita distanza il Borussia Dortmund. All’Allianz Arena arrivava l’Hoffenheim reduce dal roboante successo sul Colonia e con la voglia di mettere il bastone tra le ruote, o almeno provare a farlo, ai campioni in carica. Il vantaggio dopo quindici minuti ha mandato in frantumi il piano partita di Hoeness costretto ad arrendersi di fronte a quella che, insieme al Liverpool, è al momento la squadra più in forma in Europa.
Poter far riposare Sané e Coman per dare spazio a Gnabry e Musiala è la chiara dimostrazione di quanta qualità abbia a disposizione il Bayern Monaco. Una qualità che trova il suo massimo potenziale in uno dei centravanti più forti al mondo; anche oggi Lewandowski ha messo il proprio timbro portando a dieci i gol in campionato. Media con cui potrebbe essere messo in discussione persino il record dello scorso anno. L’unica nota negativa odierna (se vogliamo chiamarla così) è la poca precisione sotto porta; la vittoria dei bavaresi poteva essere molto più larga visto le tante occasioni avute. L’importante, però, sono i tre punti e una vetta della classifica che resta al Bayern Monaco.
Hoffenheim, impossibile fare meglio
Sul finale di gare l’Hoffenheim si è sciolto subendo due gol e rischiando di prenderne altri tre; contro questo Bayern, per evitare la sconfitta, può non bastare neanche la partita perfetta (chiedere al Benfica travolto in soli diciotto minuti). Sia chiaro, oggi i ragazzi di Hoeness non hanno disputato il match della vita ma erano comunque riusciti a limitare i danni, fino agli ultimi dieci minuti.
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