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En Marche Fiorentina! La Viola a lezione di francese

C’era una volta la Fiorentina ispanica di Montella: una squadra costruita con il sangue latino nel cui spogliatoio predominava la lingua spagnola vista la folta presenza di chi arrivava direttamente dalla penisola iberica e di chi invece portava nelle vene un sangue sudamericano.

Nell’era dell’Aeroplanino i giocatori latini ci sono sempre stati così come in quella di Paulo Sousa, anche se con meno elementi. La svolta principale arrivò proprio nel primo anno di Montella quando nell’estate del 2012 arrivarono in viola tre argentini (Gonzalo Rodriguez, Roncaglia e Llama), due cileni (Pizarro e Mati Fernandez), un colombiano (Cuadrado) e uno spagnolo (Borja Valero).

Nel corso diretto da Stefano Pioli invece si è formata un’importante colonia francese costruita con ben quattro nuovi acquisti nati al di là delle Alpi.

Partito De Maio, unico francese nella rosa dell’anno scorso, dopo un anno non propriamente esaltante sono arrivati in ordine i seguenti Figli di Marianne: Veretout, Eysseric, Laurini e per ultimo Cyril Thereau.

I primi due hanno già avuto modo di esordire in campionato con Veretout che è stato uno dei primissimi acquisti di Pantaleo Corvino in questa torrida estate viola; l’ex Nizza invece è approdato in riva all’Arno poche settimane fa ma ha giocato entrambe le gare di campionato da titolare.

Gli ultimi due invece sono veterani del calcio italiano visto che militano rispettivamente da 9 e 7 anni nei nostri campionati.

Colpi intriganti in un mercato indecifrabile almeno fino a quando il campionato non darà il suo responso. La Fiorentina va a lezione di francese e forma una colonia bizzarra e forse inedita per la mole di calciatori d’Oltralpe presenti in rosa e arrivati in così poco tempo.

Con spagnoli e sudamericani (gli hispanohablantes) andò decisamente bene, ora l’esperimento en français è tutto da testare. E chissà se Pioli ha già pensato di provarli tutti assieme almeno per una volta.

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