Un Signal Iduna Park senza la solita cornice di pubblico ospitava un match molto interessante tra due squadre in salute. Il Dortmund, infatti, era reduce da sette successi nelle ultime otto giornate (l’unica sconfitta nel Klassiker contro il Bayern Monaco) mentre l’Hertha, con l’arrivo di Labbadia, ha cambiato completamente marcia conquistando undici punti in cinque gare. Il BVB aveva bisogno dei tre punti per sfruttare il passo falso del Lipsia, fermato dal Paderborn fanalino di coda; Piatek e compagni, invece, cercavano l’impresa per continuare a credere nell’Europa. Ad avere la meglio sono stati i padroni di casa con un goal di Emre Can; tre punti preziosi per blindare il secondo posto e tenere ancora viva la speranza titolo. Per l’Hertha, invece, si tratta del classico incidente di percorso.
Arrivato nel mercato invernale dalla Juventus si è immediatamente preso il centrocampo del Dortmund. Insieme a Witsel forma una coppia perfetta per tempi di gioco, personalità e carattere; con lui in campo il BVB ha cambiato marcia riuscendo a sistemare anche l’aspetto difensivo. I ragazzi di Favre, infatti, subiscono meno goal (tre nelle ultime nove partite) e gran parte del merito va attribuita al centrocampista tedesco in grado di dare equilibrio a tutta la squadra. Oggi, oltre al solito lavoro, si è preso la scena con un goal pesantissimo ai fini della classifica: più quattro sul terzo posto e la speranza di poter ancora lottare per il Meisterschale.
Undici punti in cinque partite e il sogno Europa League; l’Hertha Berlino si presentava con queste credenziali al Signal Iduna Park. Un cambio di passo repentino merito soprattutto dell’allenatore che ha restituito identità e gioco ad una squadra irriconoscibile prima del suo arrivo. La squadra oggi ha giocato la solita partita mancando, però, nel coraggio di aggredire il Dortmund; il passo falso non deve cambiare i piani della squadra che deve costruire la base per il prossimo anno. Se poi dovesse arrivare la qualificazione all’Europa League sarebbe la ciliegina sulla torta.
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