Il Feyenoord rischia di incassare il secondo ko in pochissimi giorni, ma viene salvato in extremis da Toornstra che piega uno straordinario Emmen in grado di rimontare un doppio svantaggio dopo appena un quarto d’ora di gioco. Segnali negativi per Stam che puó sorridere solo per il punto racimolato e per la voglia di non perdere della sua squadra: i Rotterdammers, dopo una condizione ritrovata, tornano ad essere altalenanti e rischiano di compromettere la corsa al terzo posto. La lotta é spietata con Utrecht, AZ Alkmaar e Vitesse sempre in agguato e candidate ufficialmente al ruolo di outsiders.
Altra giornata difficile per il Feyenoord che, dopo un solo quarto d’ora, pensava di aver in tasca il match con un doppio vantaggio che avrebbe dovuto spezzare le gambe agli avversari. Invece il micidiale uno-due, sveglia l’Emmen che, con costanza e dedizione, guadagna sempre piú campo fino a pareggiare i conti prima della fine del primo tempo. Nella ripresa, i padroni di casa fanno esplodere l’intero Univé Stadion con il 3-2 che fa sognare gli ultras: peccato per il rosso diretto rimediato a 5 dalla fine da Heylen che manda in difficoltá i compagni. Al 96′ giunge la beffa per mano di Toornstra che salva Stam da un alto ko.
I Rotterdammers continuano ad essere altalenanti senza un vero e proprio gioco e con una concentrazione troppo delicata e non omogena per tutti i 90 minuti. Il doppio vantaggio lampo di Kokcu e Narsingh illude tutto il settore ospiti e anche il tecnico, convinto in un incontro ormai archiviato. Le disattenzione difensive, peró, restano il vero neo dei biancorossi che vengono recuperati da Pena e De Vos ancora prima di scendere negli spogliatoi. Stam entra in confusione e non riesce a svegliare una squadra molle e poco convinta nei contrasti a centrocampo. Nonostante il livello tecnico maggiore, il Feyenoord subisce anche il 3-2 con Slagveer protagonista. Lo schiaffo sveglia definitivamente gli ospiti che capiscono di aver gettato alle ortiche la partita: il club di Rotterdam si riversa nella metá campo avversaria regalando, finalmente, un gioco offensivo e aggressivo che, peró, manca di precisione. L’espulsione di Heylen cambia gli equilibri ed, in 10, l’Emmen prova a difendersi con le unghie e con i denti.
Il salvatore della patria resta sempre Toonstra, autore di gol pesanti come macigni: se serve qualcuno in grado di togliere le castagne dal fuoco quello é sempre l’olandese puntuale nelle grandissime difficoltá. Dopo un lunghissimo infortunio, torna in campo nell’ultima mezz’ora, salvando il tecnico e la squadra con il primo centro in Eredivisie. L’altra nota positiva resta Kokcu, anche lui al 1° gol in campionato dopo aver timbrato il cartellino dei marcatori in Europa League contro il Beer Sheva. Il Feyenoord resta imbattuto con 4 pareggi e 2 vittorie in cassaforte e deve migliorare in difesa con 9 gol al passivo dopo 7 giornate (i Rotterdammers hanno una partita in meno che verrá recuperata a fine settembre). Uno score troppo alto per una societá che deve centrare il terzo posto per volare direttamente ai girone di Europa League.
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