Il campionato dell’Independiente comincia stoot il segno di Emiliano Rigoni, protagonista assoluto della piovosissima serata di Avellaneda dove ha messo KO il suo Belgrano.
Già, una storia d’amore terminata per forza di cose, una carriera che doveva spiccare il volo e che con la maglia del Pirata non gli poteva regalare grosse soddisfazioni. Emiliano Rigoni così come Zelarrayan ha lasciato Cordoba col cuore in mano andando di fatto a smontare il grande giocattolo Belgrano della scorsa stagione.
Poteva essere una buona serata per la squadra di Zielinsky che nel giorno del ritorno ufficiale nel campionato argentino dell’idolo Cesar Pereyra stava per strappare un punto preziosissimo al Libertadores de América con un campo inzuppato di pioggia ma molto più resistente rispetto al Monumental di Nuñez su cui non si è potuto giocare.
Ma la sorte è stata crudele e a pochi respiri dal triplice fischio sul cross basso di Droopy Gomez arriva proprio il piattone di Emiliano Rigoni, freddissimo nel mettere al tappeto la sua ex squadra. Una pugnalata alle spalle per il tifo del Pirata, una breve ma intensa cascata di lacrime mascherata dalla pioggia per il ragazzo che non ha la forza di esultare e può solo lasciarsi sommergere dai compagni.
L’esordio in campionato con la maglia dell’Independiente è stato però convincente sotto tutti i punti di vista e la sua duttilità ha permesso al Diablo di schierare una linea mediana più equilibrata e di utilizzarlo decentrato sulla sinistra per permettere al Cebolla Rodriguez di avere più libertà.
Archiviato il problema di cuore con il Belgrano Emiliano Rigoni è pronto a trascinare l’Independiente il più in alto possibile: il Rojo non avrà l’impegno in Copa Libertadores in questo semestre e la minor frequenza di impegni potrebbe essere il fattore decisivo per riportare un titolo al Libertadores de América.
Il gioco a questa squadra non è mai mancato e con l’inserimento in rosa di nuovi giocatori come Denis e lo stesso Emiliano Rigoni nessun obiettivo sembra irragiungibile.
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