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‘El Mudo’ Benitez rinnova e intravede la Nazionale… francese

Abbiamo più volte accennato a quanto il rendimento di Walter Benitez sia così cresciuto nel tempo da valergli un posto tra i portieri migliori della Ligue 1. Il portiere argentino, in forza al Nizza, è un vero trascinatore per i rossoneri, ma il mix letale contratto in scadenza/Mino Raiola ha fatto temere il peggio ai tifosi.

Niente paura. Con un comunicato stampa, la dirigenza nizzarda ha informato la città e i tifosi del rinnovo di contratto del Mudo fino al 2023. Rispedite al mittente le richieste pervenute a Mino Raiola per un trasferimento a parametro zero in estate. Il grande affetto ricevuto, il piacere di vivere a Nizza e l’ambizioso progetto INEOS hanno convinto il portiere ex Quilmes a proseguire la sua avventura con gli stessi colori.

Arrivato all’Allianz Riviera 3 anni fa, si è conquistato il posto dalla seconda stagione sotto la guida di Lucien Favre, prima, e Patrick Vieira, dopo. Con oltre 100 presenze con la maglia del Nizza, può considerarsi un francese adottivo e, non a caso, sta pensando alla naturalizzazione.

Non è affatto un mistero che Didier Deschamps stia guardando con attenzione a Benitez come futuro numero uno della Nazionale Bleu. La mancata ascesa di Areola ha complicato i piani per la successione con Maignan e un ritrovato Lafont che sarebbero l’unica concorrenza per ‘El Mudo’.

Arrivato dall’Argentina nel 2016, potrà ottenere il passaporto francese nel 2021. Il mai sbocciato feeling tra il portiere del Nizza e Lionel Scaloni, che mai lo ha convocato con l’albiceleste, e il fatto che abbia giocato per il suo paese natìo soltanto nel Sub20 del 2013, lo rendono candidabile per la nazionale d’Oltralpe. Franco Armani è un’istituzione difficilmente superabile nelle gerarchie dell’albiceleste e Juan Musso (classe ’93 come lui) sembra il numero uno più papabile nel prossimo futuro.

Il rinnovo di Benitez lo rende non solo sempre più simbolo del Nizza, ma gli apre anche le porte della Francia, ormai sua nazione adottiva. Sarà un rimpianto per la Nazionale argentina?

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