Con la maglia dell’Ajax, da giovanissimo, mise in mostra doti che lo avevano classificato come un predestinato: El-Ghazi, dopo l’avventura in Francia e in Inghilterra, torna nella terra che lo ha lanciato per ritrovare continuità e, soprattutto, il gol. Le giocate e le realizzazioni gli avevano permesso di essere sul taccuino di tante big d’Europa, pronte a scipparlo all’Eredivisie: adesso, con la maglia del Psv, sta cercando di tornare su quei livelli che non ha più raggiunto.
Il Psv vince, dimentica la settimana passata e si gode sia il passaggio del girone di Europa League sia il successo in campionato che permette ai Boeren di accorciare le distanze dall’Ajax. Ad aprire le marcature contro il N.E.C. è El-Ghazi, vecchia conoscenza del calcio olandese, soprattutto quando indossava la maglia dei lancieri con i quali aveva giocato per tutta la trafila delle giovanili fino ad esordire con la prima squadra.
Dopo gli ottimi numeri in Eredivisie, il Lille si mosse prima di tutti ma la punta, in Francia, non riuscì a dare seguito alle sue ottime prestazioni nei Paesi Bassi. El-Ghazi ha sempre dimostrato di avere un ottimo tiro e una buona tecnica che gli consentiva non solo di saltare l’avversario ma anche di servire i propri compagni per portarli al gol. Queste caratteristiche, però, sono sparite fuori dall’Olanda come dimostrano le 39 presenze in due anni di Lille e solamente 5 marcature all’attivo. A quel punto, l’Aston Villa che militava ancora nella Championship inglese, decise di dargli una chance e la risposta fu positiva, almeno sotto il lato del minutaggio: la punta fu sempre titolare, ma il suo fiuto per il gol era ancora latitante. Negli anni successivi, la usa confidenza con la Premier aumentò e nel 2020-2021 disputò la sua migliore annata con 10 reti in 28 gare.
Sembrava che tutto si fosse risolto per El-Ghazi, ma la favola si interruppe subito: dopo 6 mesi con 9 presenze ed un gol, venne ceduto all’Everton per la restante parte di stagione, ma il risultato fu da dimenticare. Il rientro all’Aston Villa non fu dei migliori e venne retrocesso con la formazione Under 23 finchè non trovò l’occasione di scappare al Psv proprio nell’ultimo giorno utile di mercato. Van Nistelrooij lo mise subito al lavoro per fargli riprendere fiducia e forma ed iniziò a farlo giocare con costanza ma mai un’intera partita. La risposta del ragazzo è stata ottima con 3 realizzazioni in Eredivisie in 6 scampoli di match: l’olandese si sta riaccendendo e sta dimostrando che quelle doti che aveva si erano solo assopite. A 27 anni, adesso, ha l’ultima chance di impressionare veramente e l’occasione gliela sta fornendo la squadra che ha sempre cercato di lottare con quel club che lo ha lanciato nel calcio europeo.
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