L’Eerste Divisie, dopo 5 giornate, vede al comando lo Jong Psv, la formazione “primavera” del Psv Eindhoven. Infatti, nel campionato di Serie B olandese, sono ammesse anche le rose B dei club di Eredivisie. La vera sorpresa, al via di questa stagione, è che sia lo Jong Ajax che lo Jong Psv hanno fatto notevolmente meglio della rispettiva squadra della massima divisione nazionale. I giovani stanno stupendo dimostrando che puntare sui vivai è sempre l’arma più idonea per affrontare il futuro e preparare i giovani talenti a misurarsi in tornei più difficili. Andiamo ad analizzare da vicino le due rose…
Lo Jong Psv è partito veramente forte rimanendo imbattuto nelle prime 5 gare stagionali: 4 vittorie e un solo pareggio rimediato contro il Cambuur, retrocesso nella scorsa stagione. I piccoli di Eindhoven sono trascinati da uno straordinario Lammers, classe ’97, autore di ben 6 reti e, attualmente, in testa alla classifica marcatori. I biancorossi si trovano primi con 13 punti, 11 gol realizzati e 6 subiti. Lo stadio di casa è un fortino dove gli attaccanti si trovano più a loro agio con ben 8 centri. La difesa è più solida e attenta in trasferta con solo 2 reti al passivo. Un altro ragazzo promettente sempre del ’97 è Rosario Pablo, prelevato dall’Almere dove aveva disputato 34 gare con 3 realizzazioni. Il giovane olandese, nato nella capitale, ha dimostrato di essere perfetto sia in fase di interdizione che in quella di spinta, dove ha acutizzato il vizio del gol. Importantissimo per i suoi compagni sia per i tempi di gioco che per gli assist che hanno fatto la fortuna della punta Lammers. Il Psv è sempre ben messo in campo e l’allenatore, visionato spesso da Cocu, sta cercando di improntare i ragazzi sullo stile della prima squadra, per far trovare più pronti coloro che veranno promossi in futuro. Lo stile ricorda molto quello del Barcellona, dove, già dalle giovanili, i giocatori imparano e applicano gli schemi che in futuro troveranno nel massimo campionato. I risultati sembrano essere ottimi soprattutto visto questo primato che ha sorpreso in Eerste Divisie. L’unico vero peccato? Quello di non poter accedere all’Eredivisie, a meno che il Psv Eindhoven non retroceda. Fantascienza, ma sognare è sempre lecito.
Anche la “primavera” dell’Ajax non sta deludendo le aspettative rimanendo in terza posizione. La “giovane” squadra della capitale ha conquistato 10 punti dopo 5 gare con un pareggio, 3 vittorie e una sconfitta arrivata proprio nell’ultimo impegno della scorsa settimana. Ad imporsi, contro i lancieri, è stato il Waalwijk, ormai assente da tempo dall’Eredivisie. 3-2 sul campo del nemico ha impedito allo Jong Ajax di mantenere il pareggio ed avvicinarsi al Venlo secondo. Le lunghezze dallo Jong Psv diventano 3, ma il campionato è appena iniziato e le preoccupazioni sono veramente poche. Anche qui c’è un mattatore che sta trascinando l’attacco e il gruppo alla vittoria e ha il nome di Cerny, talento della Rep. Ceca e in rete in 4 occasioni. Con 3 centri invece spicca il centrocampista Nouri, olandese del ’97. Il ragazzo è molto bravo negli inserimenti e ricopre il ruolo di centrocampista offensivo. Dotato di un’ottima tecnica e un bel destro, ha il grande pregio di calcolare perfettamente il tempo con il quale eludere la marcatura avversaria e piazzare il pallone alle spalle del portiere. Per la sua affinità al gol ricorda molto Klaassen. Non a caso, l’attacco è il punto forte della rosa di Amsterdam con 14 realizzazioni. Come per la prima squadra, il vero neo resta la difesa, fragile e distratta perforata in 8 occasioni. Proprio ad inizio campionato ha abbandonato Eerste Divisie la punta Zivkovic già autore di 3 reti: l’Ajax ha preferito darlo in prestito all’Utrecht, nell’attuale Eredivisie. L’attaccante, a 20 anni, ha l’occasione di mettersi in mostra: per ora qualche scampolo di partita e nessuna realizzazione, ma non bisogna mettere pressione al giovane.
Le formazioni Jong, delle grandi squadre d’Olanda, si stanno imponendo anche in Serie B facendo crescere i propri talenti e rapportandoli già con un calcio vero e professionistico. L’Italia dovrebbe affacciarsi a queste nuove realtà e rubarne l’idee. Le formazioni “primavera” nel torneo cadetto potrebbero dare dei benefici? Sicuramente darebbero la possibilità ai talenti di poter sbocciare con più velocità rapportandoli con un calcio più duro e reale. Si dovrebbe solo provare… basterebbe molto poco…
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