Sono molti i giovani interessanti che hanno esordito nel nostro campionato e che possono ritagliarsi un ruolo importante
In un momento nel quale la preoccupazione per il calcio italiano è altissima per i pochi giocatori convocabili in Nazionale, anche se l’Italia di Luciano Spalletti arriva dalla brillante vittoria nella prima giornata di Nations League contro la Francia al Parco dei Principi, arrivano buone notizie dalla nostra serie A con alcuni giovani talenti in rampa di lancia che ci si augura di vedere ancora. Questo vale anche per i calciatori stranieri, che comunque poco alla volta puntano a ritagliarsi un ruolo importante nel nostro campionato. Ma vediamo i 10 ragazzi che hanno già esordito e che rivedremo molto presto come protagonisti.
Il Genoa ha ceduto due attaccanti importanti come Retegui (andato all’Atalanta) e Gudmundsson (andato alla Fiorentina) e Alberto Gilardino ha dovuto fare di necessità virtù, puntando sul 18enne Ekhator. Nel precampionato ha stregato tutto il mondo rossoblù per la sua velocità, la sua visione di gioco e la sua intesa con i compagni. Ecco perché il tecnico dei Grifoni lo ha gettato nella mischia sia con l’Inter sia con il Verona. Quindi, il tempo e il talento sembrano essere dalla sua.
Thiago Motta, si sa, non ha paura di lanciare i giovani anche se si trova in una grande squadra come la Juventus. Così nella prima giornata di campionato ha sorpreso tutti lanciando da titolare il giovane belga, arrivato in bianconero tre anni fa dall’Anderlecht (e pagato 300mila euro), Samuel Mbangula. E il ragazzo, esterno bravo nel dribbling, cosa ha fatto: con un guizzo degno di un fuoriclasse è andato al tiro segnando subito contro il Como, facendo impazzire i tifosi juventini.
Non solo Mbangula. Thiago Motta, uomo e allenatore coraggioso appunto, per inseguire il sogno scudetto si affiderà sempre di più al vivaio. Ed ecco che è spuntato anche Nicolò Savona, di professione terzino destro, in gol contro il Verona. Avrà sempre più spazio ed è stato convocato per la prima volta anche in Under 21 esordendo nel 7-0 rifilato, nella gara di Latina, ai pari età di San Marino nella fase di qualificazione a Euro 2025.
A dire il vero, di lui già si parla da un po’. È un esterno nato nel 2005 che può giocare anche come trequartista e nelle giovanili azzurre fa bene da qualche anno. Il Torino di Urbano Cairo se lo coccola, mentre il tecnico dei granata, Paolo Vanoli, lo ha fatto debuttare contro l’Atalanta, regalandogli una manciata di minuti al posto di Ricci,
Quando si parla di giovani, non si può non parlare dei talenti dell’Atalanta. Adesso c’è un giocatore lanciato da Gian Piero Gasperini: si sta parlando di Alberto Manzoni, 19 anni, regista dell’Under 23 della Dea (la seconda squadra, che milita in Lega Pro). È un calciatore che detta i tempi in mezzo al campo e fa girare la squadra. Gasp gli ha regalato l’esordio contro i Galacticos del Real Madrid nella finale di Supercoppa Europa, giocata a Varsavia il 14 agosto e persa 2-0.
Da un talento a un altro. Federico Cassa sta bruciando le tappe in tempi da record. Soltanto cinque messi ha debuttato con l’Under 23 dell’Atalanta, in Lega Pro, e adesso Gian Piero Gasperini lo ha buttato in campo sia contro il Lecce sia contro il Torino. È un ragazzo del 2006, timido, riservato, uno che sui social non posta nulla.
Aveva già debuttato l’anno scorso in Europa League contro il Rakow, ma da questa stagione può fare grandi cose alla corte di Gian Piero Gasperini. Marco Palestra è un esterno che può giocare su entrambe le corsie. Con Gasp si può trovare benissimo: può fare il quinto di centrocampo. Ha giocato due gare su tre e sentiremo parlare di lui.
Lui è stato un altro guizzo di Thiago Motta. Terzino svedese, sale anche lui dalla Next Gen. Ha vent’anni. Era già salito con i grandi con Massimiliano Allegri, ma non ha mai esordito. Invece, l’allenatore italo-brasiliano non ha avuto problemi a metterlo dentro contro il Verona. Nel ritiro anche Jonas Rouhi ha stregato tutti. Da quando nel 2020 è sbarcato in Italia, ha fatto tanti sacrifici per emergere.
Arriva da Recco e ha scelto il calcio: “A Recco i bambini giocano tutti a pallanuoto – ha raccontato il papà in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport – lui invece ha scelto il calcio, da sempre”. La Juventus e Thiago Motta ringraziano. Ed ecco, quindi, Lorenzo Anghelè, il quarto gioiellino della Next Gen lanciato dal nuovo allenatore in questo inizio di campionato. Anche se, in realtà, chi segue il calcio giovanile sa che ne parlano tutti bene da anni. È un attaccante che ha sempre segnato tanto, anche se l’allenatore bianconero con il Verona l’ha schierato sull’esterno. “Deve rendersi conto delle sue potenzialità, poi potrà fare tutto”, aveva detto di lui Paolo Montero. Adesso a Lorenzo il compito di dimostrare tutte le sue qualità.
Da Thiago Motta a Daniele De Rossi, a proposito di allenatori coraggiosi quando c’è da puntare su un giovane. Proprio nella sfida tra Juventus e Roma, il tecnico giallorosso ha fatto giocare Niccolò Pisilli, con Cristante e Pellegrini a centrocampo. Il suo idolo di sempre, visto anche il ruolo, è proprio De Rossi. Di lui si parla da almeno un anno. José Mourinho (un altro attento ai talenti) lo aveva fatto esordire in Europa, lui aveva risposto con un finale incredibile: gol contro lo Sheriff, le lacrime, l’abbraccio del portoghese e della curva. Ora se lo gode de Rossi, che aveva avuto un occhio di riguardo già alla prima conferenza da allenatore della Roma. “Pisilli mi ha impressionato dal vivo, ammetto di avere la colpa di non conoscerlo bene”, le sue parole. La Roma se lo coccola e si ha la sensazione che Pisilli possa aver conquistato davvero tutti.
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