Il Sudamerica ci ha fatto emozionare ancora una volta: l’ultima serata di qualificazioni al Mondiale di Russia 2018 è stata un susseguirsi di emozioni che a quelle latitudini sono ormai una consuetudine e fino all’ultimo secondo tutto è stato in bilico. A festeggiare oltre all’Argentina sono l’Uruguay e la Colombia che si qualificano direttamente al Mondiale ma anche il Perù che c’entra un clamoroso pass per lo spareggio con la Nuova Zelanda che giocerà il prossimo mese.
Per l’Uruguay solo una formalità: serviva 1 punto contro la Bolivia a Montevideo per essere certi di evitare lo spareggio (già nefasto nella corsa a Germania 2006), eventualità comunque molto improbabile vista la catena di risultati che si sarebbe dovuta innescare. La Celeste ha vinto comodamente per 4-2 una gara dominata in lungo e in largo che eccezion fatta per il fortuito gol del vantaggio boliviano si è giocata ad una porta sola. Importantissimi i gol di Suarez per le statistiche: il Pistolero ha superato con questa doppietta Hernan Crespo nella classifica marcatori delle qualificaizoni sudamericane.
Poi arrivano le partite che hanno deciso le questioni più serie. Partiamo da San Paolo dove il Brasile ha battuto il Cile per 3-0. Dopo un primo tempo avaro di emozioni nella ripresa si è giocata più una guerra che una partita. La Seleçao non aveva obblighi in un cammino che l’ha vista qualificarsi con largo anticipo ed il Cile aveva sostanzialmente bisogno di un punto per andare in Russia. Tuttavia il Brasile se l’è giocata a viso aperto e nella ripresa ha trovato un terrificante uno-due con le reti di Paulinho e Gabriel Jesus che hanno messo al tappeto i bicampioni del Sudamerica. Con quel risultato il Cile era obbligato a segnare e si è buttato alla disperata ricerca di un gol che portasse la Roja almeno allo spareggio ma nel gettarsi disperatamente all’attacco è arrivato in pieno recupero il 3-0 in contropiede a porta vuota firmato ancora da Gabriel Jesus. La generazione d’oro del Cile tramonta con questa sconfitta visto che la squadra di Pizzi è clamorosamente fuori dal Mondiale.
Ed è fuori perché in contemporanea Perù e Colombia hanno pareggiato per 1-1. La partita era tesissima e dipendeva fortemente dal risultato di San Paolo. Alla notizia del 2-0 brasiliano la Colombia si è rilassata e l’ha sbloccata con James ma il Perù, che con la sconfitta sarebbe rimasto fuori, ha trovato la reazione d’orgoglio segnando il gol qualificazione con una punizione di Guerrero. L’1-1 porta la franjirroja allo spareggio con la Nuova Zelanda mentre qualifica in maniera diretta la Colombia al suo secondo Mondiale consecutivo. Nel finale, con il risultato di San Paolo già ufficializzato, possesso palla innocuo da entrambe le parti per tutelare gli interessi di entrambe.
Tutto però sarebbe potuto sfumare per il Perù se il Paraguay avesse vinto contro il Venezuela in casa. Sulla carta una formalità, sul campo un’impresa sfumata. perché se c’è una squadra che deve avere dei rimpianti è proprio l’Albirroja, forse anche più del Cile che almeno affrontava i più forti del girone. Il Paraguay doveva solamente vincere contro l’ultima in classifica (tabellone fallace per quel che riguarda le gerarchie nei bassi fondi ma pur sempre specchio di quello che si è visot negli ultimi tre anni). Dopo aver vinto in Cile e in Colombia il Paraguay è caduto nella partita apparentemente più facile e lo 0-1 vale solo il settimo posto e la conseguente eliminazione. Un vero peccato per la nazionale guaranì che poteva tornare dopo un Mondiale di assenza a giocarsi la competizione iridata.
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