La questione islandese è di stretta attualità, per Inter e Fiorentina. Le due squadre sono accomunate dallo stesso obiettivo: Albert Gudmundsson.
L’attaccante del Genoa è stato una delle rivelazioni dello scorso campionato, con 14 reti in 35 presenze. Le attenzioni dall’alto, in pratica, sono una logica conseguenza e i rossoblù hanno già fissato il prezzo per la cessione.
La richiesta è di 30 milioni di euro per il suo cartellino ed è stata già comunicata alla Fiorentina che ha avuto un primo approccio per discutere di un possibile trasferimento. L’offerta dei viola però si è fermata a 20 milioni, ritenuti insufficienti. L’Inter d’altro canto vorrebbe Gudmundsson per completare il reparto avanzato che già conta su un trio di certezze: Lautaro Martinez, Thuram e Taremi, quest’ultimo appena arrivato a parametro zero dopo l’esperienza al Porto.
I nerazzurri devono superare un ostacolo non di poco conto prima di dare impulso all’eventuale trattativa: sistemare Arnautovic e Correa così da liberare lo spazio concettuale ed economico necessario. Arnautovic ha ricevuto proposte dalla Turchia ed era nei pensieri della stessa Fiorentina ma senza sviluppi concreti; mentre Correa torna da un prestito al Marsiglia senza essere confermato a causa della mancata qualificazione in Champions League del club francese.
Questo aspetto diventa cruciale anche nel caso di Gudmundsson: l’islandese desidera giocare la Champions League – opportunità offerta dall’Inter ma non dalla Fiorentina – tuttavia Palladino lo vede come titolare al fianco di Kean nella squadra viola; situazione che potrebbe non verificarsi nell’immediato all’Inter vista la competizione nel reparto offensivo nerazzurro.
Persiste quindi uno stallo nella decisione finale dell’attaccante islandese che si prende ancora qualche giorno per valutare tutti gli scenari possibili inclusi quelli emergenti da club esteri con maggior capacità economica pronti a stravolgere le dinamiche correnti tra Inter e Fiorentina.
Questo intricato scenario dimostra quanto il mercato possa essere imprevedibile e pieno di variabili fino all’ultimo momento disponibile.
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