Roma – Dybala, si rischia il braccio di ferro. L’argentino continua a prendere tempo e non sembra avere troppa fretta di decidere il proprio futuro mentre la Roma pressa per chiudere il prima possibile una telenovela che rischia di paralizzare il mercato giallorosso e lasciare, in ogni caso, dei segni profondi sia nella gestione del calciomercato sia nello spogliatoio. Si viaggia verso una soluzione che rischia di lasciare infelici e scontenti l’argentino, coperto d’oro ma in un campionato poco competitivo e la Roma chiamata a ricomporre la rosa in pochissimo tempo.
L’addio di Dybala non è mai stata una questione tecnica. I “pro” legati alla conferma del calciatore argentino sono rintracciabili negli ultimi 20’ di Cagliari – Roma. La Joya ha acceso la luce della squadra. Il problema, però, è l’intermittenza che porta dritta all’analisi dei “contro”. Il fisico ha spesso tradito Dybala, che nelle ultime due stagioni ha chiuso in condizioni precarie costringendo prima Mourinho e poi De Rossi a scelte forzate per preservarlo costate con ogni probabilità punti preziosi e piazzamenti in campionato. A fine 2023 Dybala era a mezzo servizio. Nel 2024 è stato assente nel momento più delicato della stagione. Quanto basta per spostare il focus sull’assetto economico. La Roma, con l’addio di Dybala, oltre al ricavo legato alla cessione del cartellino, assestatile sugli 8-10 milioni di euro può abbattere drasticamente il monte ingaggi: 10 milioni lordi per quest’anno a cui vanno sommati altri 10 più quasi la metà qualora Dybala ottenesse il rinnovo automatico per il quarto anno in giallorosso. Senza perdersi fra i numeri, la Roma risparmierebbe una trentina di milioni di euro.
La “paralisi” del mercato della Roma tuttavia non è rintracciabile solo in quel che sta accadendo con l’argentino. Vi sono delle difficoltà oggettive nel piazzare calciatori che per vari motivi non hanno mercato. Al netto dell’operazione Dybala è particolarmente difficile trovare acquirenti interessati alle prestazioni sportive di Abraham, Shomurodov, Zalewski e Karsdorp. La situazione si complica in modo direttamente proporzionale al trascorrere delle ore che separano la Roma dalla fine del mercato. Con o senza Dybala, il tempo stringe esattamente come il cerchio intorno a Daniele De Rossi che, per sua stessa ammissione, ha bisogno di una squadra forte e dei risultati. In questa ottica la Roma vista a Cagliari necessita un’alternativa all’argentino, un esterno basso a destra e un centrocampista che abbia il cambio di passo necessario a una idea di gioco che prevede di attaccare lo spazio. Una mini rifondazione in dieci giorni: davvero complicato anche perché non ci sono margini di errore. Ghisolfi, in pochissimi giorni, si gioca una fetta importantissima di credibilità.
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