Non è stato un mercoledì qualunque per il Racing: l’Academia si è ritrovata a giocare una sfida decisiva di Copa Libertadores per conquistare il primo posto dall’assalto del Nacional poche ore dopo aver ufficializzato la cessione di Zaracho, uno dei calciatori più importanti della rosa, all’Atlético Mineiro.
Clima di difficile interpretazione, che mischia la positività di un girone affrontato con la testa giusta alle perplessità che arrivano per via del secondo posto finale e per la perdita di un calciatore così di impatto, uno che rendeva la squadra credibile anche per traguardi importanti o comunque per un cammino lungo in questa competizione. E a rendere ancor più dolorosa questa partenza è il fatto che Zaracho non sia partito per un campionato europeo, ma che sia finito in Brasile, in una squadra come l’Atlético Mineiro che rappresenterà sicuramente un fattore importante in queste stagioni sia in Brasile che in Sudamerica. La partenza era preventivata ma si pensava che il Racing si inchinasse solamente davanti alle ambizioni europee del calciatore e che non andasse a rinforzare una squadra che nella prossima stagione potrebbe persino ritrovarsi contro. Sul piano morale è sicuramente l’aspetto che lacera di più, mentre su quello tecnico Beccacecce va a perdere un calciatore abilissimo nel fare da raccordo tra il centrocampo e le punte, e in grado di entrare dentro al campo con grandissima qualità anche nelle partite che contano di più.
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La squadra ha comunque risposto presente alla prima chiamata dopo l’ufficializzazione della partenza di Zaracho, anche se il 2-1 striminzito contro un modesto Estudiantes de Mérida, è costata il primo posto nel girone. L’Academia è infatti arrivata a pari punti con il Nacional, ma si è qualificata come seconda per un gol di differenza reti che aumenta il rammarico di non aver trovato un risultato più largo in un incontro decisamente alla portata. Tuttavia ci sono anche molti aspetti positivi in questa partita, per una squadra che pur avendo perso un giovane di sicuro talento, ha ancora tanti calciatori pronti a essere valorizzati: alle certezze già mature come Melgarejo e Rojas (gli autori del gol partita) e al blocco ex San Lorenzo Fértoli-Reiniero, potranno aggiungersi con grande impatto anche Benjamín Garré e Tiago Banega.
Il primo, scuola Vélez, è ritornato in Argentina dopo la parentesi con il Manchester City dove ha giocato in Youth League, e ha dimostrato di essere un’ala di grande prospettiva, con una facilità incredibile nel puntare l’uomo rientrando da destra verso il suo piede mancino, quello buono. Banega invece ha già fatto vedere tantissima qualità in questa stagione, e a 21 anni potrebbe trovare quel guizzo in avanti per poter diventare un calciatore determinante. Poi no vanno dimenticati i calciatori di grande esperienza che non hanno giocato con l’Estudiantes de Mérida, ma che rappresenteranno sicuramente un fattore una volta rimessi in campo. La leggenda vivente Lisandro López su tutti, ma anche Darío Cvitanich, Walter Montoya e l’ex Genoa Lucas Orban, calciatori di sicuro rendimento per il 4-3-3 visto in queste ultime settimane.
Certo, il secondo posto nel girone rischia di fare danni letali al momento del sorteggio, visto che tra le possibili avversarie ci sono River, Boca, Flamengo e Palmeiras, squadre che a oggi rappresentano degli ostacoli quasi insuperabili, ma nel caso in cui le urne di Luque fossero più clementi (vedi il Jorge Wilstermann primo) allora sì che il Racing di Beccacecce potrebbe sperare in un cammino da protagonista.
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