L’ultima gara del Girone C offre l’ennesima sorpresa di questa edizione della Coppa d’Africa: il Marocco si fa sorprendere dal Congo DR. La grande prova difensiva della selezione di Ibenge e il gol di Hage regalano una vittoria di vitale importanza per Bakambu e compagni.
Marocco, non basta il talento – La nazionale maghrebina dimostra di essere una squadra ricca di talento anche se fisicamente inferiore agli avversari. Renard ha la possibilità di schierare al centro del campo due giocatori talentuosi come El Ahmadi e Boussoufa: lo spostamento verso il centro del campo di quest’ultimo ha permesso al tecnico francese di disporre la formazione con un 3-4-3 offensivo che ha creato parecchi problemi al DR Congo. Ciò nonostante il pressing degli avversari ha creato diversi problemi nella prima frazione di gioco, Benatia e compagni non sono riusciti a superare una resistente linea difensiva. Nella ripresa non cambia il canovaccio tattico ma a mutare è il risultato: Munir sbaglia l’intervento e Kage infila il pallone dell’1-0. Il Marocco continua a condurre la partita ma non riesce a ribaltare il risultato neppure quando Mutambala, subentrato nel secondo tempo, si fa espellere. Questa coppa d’Africa continua a regalare sorprese.
DR Congo punti pesantissimi – La selezione dell’Africa centrale ha accettato di lasciare il pallino del gioco al Marocco e puntare sulla velocità di Bakambu per punire in contropiede gli avversari. L’assenza di Mbokani nello starting XI ha lasciato perplessi poiché, come poi si è verificato, preannunciava un approccio rinunciatario da parte della selezione guidata da Ibenge. L’allenatore ha però istruito a dovere i suoi difensori che, nel primo tempo, sono risultati pressoché perfetti. Se nella parte iniziale della sfida la retroguardia è stata impeccabile, nella seconda frazione è riuscita addirittura a fare meglio ispirata dalla prestazione superba dell’estremo difensore, Mutampi: due grandi parate e il gol di Kage regalano all’ex colonia belga tre punti insperati e la speranza di sognare una qualificazione difficilmente pronosticabile.