Il Borussia Dortmund fa il proprio dovere, approffittando del mezzo passo falso del Lipsia nella gara di ieri sera contro l’Augsburg (due a due); il sei a due con cui i ragazzi di Tuchel hanno liquidato il Bayer Leverkusen spedisce il Dortmund a meno sei dal secondo posto, riaprendo questo tipo di discorso. Da Dembele a Schurrle, passando per Aubameyang: con questi interpreti i gialloneri hanno giocato una gara perfetta, macchiate solo dai due goal concessi ai ragazzi di Roger Schmidt (si salva solo Wendell negli ospiti). Vittoria importante per le Wespen che mandano un messaggio importante al Lipsia: i ragazzi di Ralph Hasenhüttl dovranno sbagliare il meno possibile perché il Dortmund è tornato ad essere quello brillante e spettacolare di inizio stagione.
Un Dortmund bello, bellissimo si abbatte su un Bayer Leverkusen che nulla può contro la marea giallonera. Sei goal, tantissime occasioni create ed il desiderio di finire nel modo più dignitoso possibile la Bundesliga. Perchè diciamo nel modo più dignitoso? Perché gli uomini di Tuchel avevano tutte le carte per poter lottare fino alla fine contro il Bayern Monaco per la conquista del titolo ed invece una continuità mai trovata e dei cali di rendimento inspiegabili (vista la prestazione di oggi) hanno portato il Borussia Dortmund a dover lottare per conquistare almeno il secondo posto. I rimpianti per una stagione che poteva andare diversamente sono tanti, soprattutto dopo la gara di oggi: è stato un piacere per gli occhi vedere giocare una squadra che quando è in forma può battere chiunque. E’ stato proprio questo il problema della stagione, la forma; le Wespen, infatti, non sono riuscite a tenere per tutto il campionato il ritmo che abbiamo visto nelle ultime gare. Un ritmo che, onestamente, è difficile da mantenere ed è proprio su questo che Tuchel dovrà lavorare per la prossima stagione. La squadra dovrà riuscire a vincere anche le gare in cui non va a cento all’ora. Se riuscirà a migliorare sotto questo aspetto il Bayern avrà finalmente un avversario fino alla fine.
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