Bosz contro Hecking. Dortmund contro ‘Gladbach. Era una partita a scacchi quella in programma al Signal Iduna Park, covo del BVB ancora imbattuto in stagione. Non sono infatti riusciti i Fohlen a centrare la seconda vittoria consecutiva, nel duello tra Borussie. L’ultima volta che gli ospiti non hanno perso risale al 2005: da allora, tutti ko qui a Dortmund. Dato importante, che quest’oggi continua la sua serie nera per Hazard e compagni. Tante, infinite emozioni della serata teutonica: sette reti, pali, giocate di gran classe e difese ballerine. Ingredienti magici che, amalgamati, hanno portato alla luce questo spettacolo.
Primo tempo – I numeri parlano: 13 goal segnati in cinque partite, zero goal subiti da Roman Bürki in questa stagione. Panchina per Bartra nei padroni di casa, sottofondo magico col You’ll Never Walk Alone cantato dalle ugole di un Westfalenstadion come al solo gremito e pulsante. Parte meglio l’undici di Peter Bosz, che dall’Ajax pare aver estrapolato il gioco offensivo e il ritmo altissimo: non è un caso sia il primo tecnico esordiente in Bundes a non aver preso gol nelle prime cinque partite. Record che rischia di crollare all’11’, quando un grande Bürki ha salvato al sua porta sull’incursione di Hazard servito al bacio da Raffael. Passato lo spavento, il match procede sornione fino al 20′, quando cioè entra in campo il tifone. Sokratis calcia dal limite (20′), Philipp si accentra e conclude (21′) poi riprova (24′), infine Aubameyang trova la respinta coi piedi di Sippel (25′). Preludio ad una rete imminente, che arriva al 28′ con Philipp abile a convertire in rete un cross di Aubameyang in seguito ad un’azione orchestrata da Weigl. Al 32′ ancora il gabonese ex Saint-Étienne vicino al gol, ma stavolta con pallone finito sul fondo, poi al 38′ ecco il fulmineo raddoppio. Errore di Ginter, immediato recupero di Dahoud, apparecchiamento per Toljan e gran cross radente dell’ex Hoffenheim per Philipp che ancora una volta va in rete. La prima vera chance ospite capita sui piedi di Stindl (41′), Aubameyang risponde colpendo il palo (43′) e Hazard tira e poi calcia alle stelle il successivo tap-in (44′). Finita? Macché, Sokratis imposta, Philipp rifinisce, il numero 17 entra nel tabellino dei marcatori (45′) poco prima dell’intervallo.
Secondo tempo – Dov’eravamo rimasti? Beh, dallo strapotere del Dortmund, che al 50′ segna e ancora deve ringraziare il suo bomber gabonese che prima colpisce il palo di testa e poi insacca la più comoda delle ribattute. Solo Hazard (57′) prova a scuotere un ‘Gladbach frustrato e colpito nell’orgoglio, perché la tripletta di Aubameyang era nell’aria (63′): Dahoud ruba palla ad un improbabile lancio tentato da Vestergaard, perfetto suggerimento dell’ex di giornata per il compagno attaccante e piazzato in diagonale. In tutto questo, la nota storta arriva al 66′ quando Lars Stindl riceve da Hazard e fulmina Bürki interrompendo l’imbattibilità dei gialloneri. Unico neo di una serata perfetta, verrebbe da dire. La girandola dei cambi serve solo ad allungare i tempi, il Signal Iduna Park ha ancora tempo per ammirare la prodezza di Julian Weigl (stop con la coscia, controllo e destro al volo a toglier le ragnatele dal sette). Minuto 79′, sei a zero. Umiliante. Partita a senso unico, senza un vero equilibrio, con un BVB devastante. Nemmeno un minuto di recupero, regalo dell’arbitro Gräfe ad un ‘Gladbach sconfitto su tutta la linea…
Il tabellino:
Borussia Dortmund (4-3-3): Bürki; Piszczek (dal 70′ Zagadou), Papastathopoulos (dall’83’ Bartra), Toprak, Toljan; Götze, Weigl, Dahoud; Pulisic (dal 64′ Kagawa), Aubameyang, Philipp. All: Bosz
Borussia Monchengladbach (4-4-2): Sippel; Elvedi, Ginter, Vestergaard, Wendt; Johnson (dal 72′ Herrmann), Kramer (dal 75′ Hofmann), Zakaria, Hazard; Stindl, Raffael (dal 61′ Cuisance). All: Hecking
Reti: 28′ e 38′ Philipp, 45′, 50′ e 63′ Aubameyang, 66′ Stindl, 79′ Weigl. Ammonito: Elvedi (G)Arbitro: Gräfe