Tre squadre in tre punti, prima contro seconda. Dopo la vittoria del Benfica a Guimaraes questa era la situazione che si presentava prima del fischio d’inizio di Sporting Lisbona-Porto.
In uno stadio ribollente di entusiasmo e di tifosi che sognano la vittoria di un titolo mancante dal 2002,Jorge Jesus lancia il giovane classe 1996 Matheus Pereira sulla corsia di sinistra dal 1’, Lopetegui risponde dando fiducia a Corona.
– La gara I primi minuti vedono un Porto attento e pronto a cogliere la minima opportuità. E’ infatti sui piedi del messicano Corona (la sorpresa dell’attacco dei Dragoes di questa stagione) la prima vera chance del match, ma il numero 17 di Lopetegui manca di killer instinct e perde il tempo, facendo così sfumare una buona opportunità.
Lo Sporting, forte del sostegno del fattore campo e di una squadra sempre assai ostica per qualsiasi avversario, ribatte colpo su colpo.
Il vantaggio degli uomini di Jorge Jesus avviene al 27’, con l’ottimo Slimani che capitalizza al meglio un pallone proveniente dalla sinistra, battendo Casillas con un bel colpo di testa.
Il Porto fatica tremendamente a riprendersi dal colpo subito, vista soprattutto la giornata poco produttiva di molti dei suoi uomini di maggior fantasia e qualità.
I Verde e Blancos capiscono le difficoltà avversarie e cercano di segnare il gol del raddoppio, che chiuderebbe in modo quasi definitivo la partita.
I legni della porta di Casillas vengono scossi due volte in cinque minuti intorno al 20′ della ripresa, da una traversa di Slimani di testa prima e da un palo di Adrien Silva poi, in seguito al quale Joao Mario fallisce il tap-in da posizione parecchio favorevole.
Tra i seggiolini di un Josè Alvalade tutto esaurito non si respira particolare paura, perchè i Dragoes non fanno nemmeno il solletico ai sempre attenti Naldo e Jefferson.
Il gol del liberatorio 2-0 giunge all’84’, quando è ancora Islam Sliman, giunto in doppia cifra nella Liga Sagres con la doppietta odierna, a battere Casillas per il 2-0. Di una menzione a parte è meritevole il meraviglioso filtrante di Bryan Ruiz, che manda in porta l’algerino e gli permette di battere l’ex estremo difensore del Real Madrid.
Il finale è dedicato alla standing ovation del pubblico per Adrien Silva e ai festeggiamenti dei Leones, che ora sognano ad occhi aperti e hanno dato un grosso segnale al campionato.
Al Porto, che pure rimane per valori tecnici la squadra più forte assieme al Benfica, rimane solo molto rammarico e nervosismo.
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