La Copa América ha già regalato grandi emozioni alla prima giornata del torneo, ma il Perú vicecampione in carica non è ancora sceso in campo dato che i gironi sono in numero dispari e prevedono sempre una squadra di riposo. Il debutto della Blanquirroja sarà proprio contro quel Brasile padrone di casa contro il quale solo due anni fa si giocava al Maracanã la finalissima di un torneo che ha visto i ragazzi di Gareca straordinari protagonisti.
Le due squadre si erano già ritrovate all’interno dello stesso girone dominato in lungo e in largo dai Verdeoro che chiusero al primo posto senza nemmeno subire una rete. Fu schiacciante il successo proprio sui peruviani nella terza giornata quando la squadra allenata da Tite non diede possibilità di replica ai rivali vincendo per 5-0 mandando in gol ben cinque marcatori diversi. La Blanquirroja faticò molto più del previsto per passare il turno, infatti all’esordio pareggiò per 0-0 contro il Venezuela e il successo contro la Bolivia permise al Perú di acciuffare all’ultimo la qualificazione rientrando tra le migliori terze. I calci di rigore condizionarono i quarti di finale con il Brasile che rimase intrappolato ancora una volta dalla solida difesa del Paraguay, ma a differenza del 2011 e del 2015 questa volta i Verdeoro riuscirono ad avere la meglio dei rivali ai calci di rigore sfruttando gli errori Gómez e González, mentre il Perú dovette soffrire tantissimo nella sfida sulla carta impossibile contro l’Uruguay, ma ancora una volta lo 0-0 non si sbloccò e dagli undici solo il Pistolero Suárez sbagliò decretando così una clamorosa eliminazione della Celeste. In semifinale invece si videro due prove di forza ben più convincenti, con il Brasile che eliminò con un gol per tempo di Gabriel Jesus e Firmino il rivali di sempre dell’Argentina, mentre la Blanquirroja fu straordinaria a piegare i bicampioni del Continente del Cile regalandosi a Porto Alegre una delle più grandi partite della propria storia. Flores e Yotún portarono il risultato sul 2-0 a fine primo tempo, mentre a tempo scaduto la rete del Capitano e simbolo Guerrero rese unica e indimenticabile la serata.
Negli occhi di tutti i presenti al Maracanã c’era ancora il devastante 5-0 della fase a gironi, ma il Perú non era più quella squadra intimorita della fase iniziale, bensì era molto più consapevole dei propri mezzi e a Rio de Janeiro si assistette a una grande partita. La partita si sbloccò già al quarto d’oro con Gabriel Jesus che mise una gran palla al centro per Everton che impattò al volo di destro mettendo la palla all’angolino portando la gara nella direzione preferita ai padroni di casa, ma i ragazzi di Gareca non mollarono. Un tocco di mano in area di Thiago Silva decretò il calcio di rigore che Guerrero trasformò spiazzando Allison pensando di riportare la situazione in parità all’intervallo. Al terzo minuto di recupero però il Brasile alzò i ritmi e fu grande la palla di Arthur per liberare Gabriel Jesus che mise di piatto la palla sul secondo palo battendo così Gallese per il 2-1. Una doccia freddissima per i peruviani che però non si diedero per vinti giocando un gran secondo tempo e dando parecchi grattacapi alla Seleçao, ma quando ormai la partita sembrava conclusa Everton venne fermato fallosamente in area di rigore e dal dischetto fu Richarlison a spiazzare il numero uno avversario per il 3-1 definitivo che regalava così ai Verdeoro la nona Copa América della propria storia.
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