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Djokovic, la decisione sorprende tutti: Sinner e Alcaraz sono avvisati

Dopo l’infortunio che lo ha costretto a dare forfait al Roland Garros, Novak Djokovic prende una decisione inaspettata per i Giochi Olimpici. Ora Sinner e Alcaraz tremano

Infortuni, tremori sospetti alla mano, problemi intestinali, prima (e seconda) posizione persa nel ranking e, per concludere, l’intervento al menisco dopo il grave stop al Roland Garros: il 2024 di Novak Djokovic non è stato assolutamente all’altezza della sua splendida carriera. Nonostante la sfortuna e una condizione fisica non ottimale, il serbo, all’età di 37 anni, non ha alcuna voglia di fermarsi e di arrendersi davanti alle difficoltà. Il numero 3 del ranking, infatti, ha rotto gli indugi, e il suo annuncio è arrivato forte e chiaro, come un monito per tutti i suoi possibili avversari nel cammino verso l’oro più importante: Novak ci sarà ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Parigi 2024, Novak Djokovic ci sarà! E ora è corsa contro il tempo per Wimbledon

È un torneo troppo importante per far mancare la sua presenza, e il forfait, nella sua testa, non era un’opzione possibile. Nella serata di ieri è arrivata, tramite un comunicato del Comitato Olimpico Internazionale, la notizia che tutti i fan del tennis aspettavano da tempo: l’infortunio al menisco è quasi del tutto alle spalle, e Novak Djokovic si appresta a segnare il suo nome nel tabellone delle Olimpiadi di Parigi.

Questa estate segnerà, quindi, la quinta partecipazione olimpica di Djokovic, avendo gareggiato in tutti i Giochi dal 2008. L’ex numero 1 della classifica ATP ha conquistato il bronzo alle sue prime Olimpiadi (Pechino 2008), ma ha mancato il podio nelle sue tre successive apparizioni, motivo per cui, quest’estate, avrà sicuramente voglia di centrare l’unico grande traguardo che finora ha mancato: la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici. Ad aprile, per far intendere l’importanza che ha per lui questa manifestazione, aveva dichiarato che Parigi 2024 è una priorità per lui quest’anno, un appuntamento che non mancherebbe per nessuna ragione al mondo. E sembra proprio che abbia deciso di mantenere la parola data.

Novak Djokovic | EPA/YOAN VALAT – Footbola

Certezza per le Olimpiadi, dubbi per Wimbledon: a che punto è il recupero di Djokovic?

Ora bisognerà vedere se le Olimpiadi saranno il primo torneo in cui Djokovic giocherà dopo l’infortunio o se Nole riuscirà a fare il suo ritorno prima: sarebbe una sorpresa vederlo a Wimbledon (che inizierà il primo luglio), ma la possibilità non è esclusa del tutto. Il sette volte campione sul prato più famoso del mondo sta lavorando duramente per accelerare il recupero, ma il tempo stringe per il torneo londinese, dove, per perdere ulteriore terreno nella classifica ATP, deve difendere i punti ottenuti con la finale dell’anno scorso, persa contro Carlos Alcaraz.

Per quanto riguarda le Olimpiadi, invece, non ci sono dubbi: Nole cercherà di conquistare l’ultimo grande titolo che gli manca, dopo aver ottenuto la medaglia di bronzo, come accennato in precedenza, alla sua prima partecipazione nel 2008. I Giochi Olimpici saranno anche un’occasione per incrociare vecchi rivali: con la presenza confermata di leggende del passato come Rafael Nadal e Andy Murray, gli appassionati di tennis potranno godersi uno spettacolo straordinario, oltre a fare un tuffo nel passato degli anni d’oro del tennis mondiale.

I due tennisti che, però, aspettano di più il ritorno di Novak Djokovic sono Carlos Alcaraz e il nostro Jannik Sinner. Ammirare i primi tre tennisti al mondo sarebbe un’emozione unica, soprattutto in una cornice come quella delle Olimpiadi, e Novak vuole ancora dimostrare di essere il più forte di tutti, dimostrando alle nuove generazioni che la strada da fare è ancora molta.

Federico Liberi

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