Novak Djokovic, in molti non credono alla sua versione sull’infortunio. E intanto scoppia una polemica che coinvolge anche un ex numero 1 al mondo
A meno di 20 giorni dall’operazione al menisco del ginocchio destro, per il serbo neo numero 2 al mondo, Novak Djokovic, è ancora possibile il miracolo. Dopo l’annuncio della sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi, infatti, è iniziata a circolare la voce di un possibile recupero lampo che gli permetterebbe di prendere parte anche allo Slam di Londra. Le sue ultime parole, inoltre, confermano questa possibilità, ma, a causa di queste, sui social è scoppiata una polemica che riguarda proprio il suo infortunio. E in questa disputa ha avuto un ruolo chiave anche l’ex tennista e numero 1 al mondo Andy Roddick. Ecco cosa è successo.
Ieri, sui campi in erba dell’All England Club, a sorpresa è apparso Novak Djokovic. Dopo il suo infortunio agli ottavi di finale del Roland Garros, infatti, le speranze per una sua partecipazione allo Slam inglese erano meno che minime, eppure il serbo sarebbe pronto a stupire tutti. Il nuovo numero 2 della classifica ATP sta testando le sue condizioni per capire se per il primo luglio (data di partenza di Wimbledon) sarà in grado di sostenere un torneo del genere, senza correre rischi che potrebbero precludergli la possibilità di partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi.
Ai microfoni della BBC, al termine dell’allenamento, il serbo ha fatto chiarezza sulla situazione e sulla sua possibile partecipazione al prossimo torneo sul calendario, dichiarando: “Non sono venuto qui per giocare un paio di turni. Giocherò solo se saprò davvero di poter essere competitivo e di potercela fare, anche se non si può mai sapere davvero al 100% una volta che si inizia un torneo cosa succederà dopo l’eventuale prima partita o la seconda partita”.
“Ho intenzione – ha proseguito – di vedere come andranno le cose giorno dopo giorno e poi di prendere una decisione basata naturalmente sulle sensazioni, le osservazioni e le conclusioni che io ed i membri del mio team avremo messo insieme nei prossimi quattro, cinque o sei giorni. Se mi renderò conto che sono in grado di esprimermi vicino al mio massimo o addirittura al massimo, allora giocherò. Altrimenti darò a qualcun altro l’opportunità di disputare il torneo”.
In ogni caso, la sua partecipazione (stando anche a quanto avrebbero detto fonti vicine al tennista) sarebbe quasi certa. Il suo nome, inoltre, è ancora presente tra quelli iscritti al torneo, e non sarebbe stata data alcuna comunicazione all’organizzazione in merito a un possibile forfait dell’ultimo minuto. A 5 giorni di distanza dall’inizio, quindi, si può dire che a Wimbledon, sorprendentemente, vedremo anche Djokovic. Sinner e Alcaraz sono avvisati.
Stiamo assistendo, quindi, a un recupero quasi miracoloso, talmente inaspettato che, come al solito in questi casi, ha generato diverse polemiche. Il ritorno in campo di Djokovic, a pochi giorni da un intervento del genere al ginocchio, sarebbe certamente sorprendente, ma la sua carriera è sempre stata fuori dall’ordinario. Tra i tifosi sui social, però, nelle ultime ore circola sempre più forte l’accusa, ovviamente priva di prove, che l’operazione al ginocchio non sia mai avvenuta.
Una controversia che ha diviso fan e detrattori del tennista serbo, i quali si sono scontrati a colpi di precedenti e opinioni mediche senza avere, naturalmente, le conoscenze tecniche per farlo. La polemica, però, ha attirato nell’occhio del ciclone anche un personaggio di spicco: l’ex numero uno del mondo, Andy Roddick. Lo statunitense, infatti, dopo aver espresso la sua incredulità per il rapido recupero di Nole in un tweet, è diventato bersaglio dei sostenitori di Djokovic, i quali hanno iniziato a invadere la sua bacheca.
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