Turno infrasettimanale in Bundesliga e come spesso accade in queste giornate non ci sono partite di spicco. Balzano all’occhio l’anticipo del martedì tra lo Sturm Graz e la sorpresa Admira Wacker e il posticipo che chiude la giornata tra Rapid Vienna e la delusione Altach. Giornata sulla carta facile per il Red Bull Salisburgo che ospita il Mattersburg e per l’Austria Vienna che va a Sankt Pölten e chiudere il programma c’è Lask Linz-Wolfsberger
Sturm Graz-Admira Wacker 6-1
Dopo la sofferta vittoria sul Lask lo Sturm gioca ancora alla Merkur Arena contro il sorpendente Admira che già all’andata è riuscita a battere i bianconeri.
Foda ha ricevuto molte critiche per le ultime partite e così cambia modulo e passa ad un 4-4-2 con Zulechner a fare da spalla ad Alar in attacco. Stesso modulo per Baumeister, ma senza lasciare veri punti di riferimento offensivi con tante mezze punte, trequartisti o centrocampisti avanzati come Sax, Grozurek, Starkl, Jakoliš e Knasmüllner, ma nessun vero centravanti.
E questa strana idea di gioco sembra funzionare fin da subito perché Starkl arriva a tu per tu con Siebenhandl ma Schoissengeyer lo atterra ed è rigore che “Der Joker” Knasmüllner trasforma spiazzando il portiere di casa per il vantaggio rossonero. Gli stiriani però oggi hanno fame e voglia di invertire la tendenza delle ultime giornate e non solo reagiscono immediatamente, ma ribaltano il risultato in soli sei minuti. Schoissengeyer si fa perdonare del rigore e svetta su corner di Hierländer e subito Zulj raccoglie una corta respinta di Leitner su punizione di Lykogiannis per raddoppiare. Zulechner non vuole sprecare la sua occasione e si inventa un favoloso tiro a giro da fuori area che bacia il palo prima di spegnersi in rete per il 3-1. Sul finire del tempo la gara viene definitivamente chiusa con il solito Deni Alar che imbeccato da Hierländer si incunea nella difesa rossonera e cala il poker.
Il secondo tempo è pura accademia dello Sturm che nel finale si toglie addirittura la sfizio di mandare in gol il terzino Koch con un bel sinistro sporcato da Maranda e il talentuoso 19enne Oliver Filip, al suo primo gol in Bundesliga, che aggancia magistralmente un lancio di Lovric e da posizione angolata fredda Leitner.
Un 6-1 che fa capire esattamente come è andata la partita e sono tre punti fondamentali per uno Sturm che è finalmente tornato a giocare da grande squadra qual è.
Lask Linz-Wolfsberger 2-0
Il Wolfsberger non sa più vincere e dopo aver ridato i tre punti ad una disastrata Austria Vienna ha ora la difficile trasferta con il Lask.
I bianconeri, dopo l’immeritata sconfitta di Graz, confermano un 3-4-3 con Goiginger, Berisha e Bruno in attacco, mentre i carinziani, con l’identico modulo, rispolverano Topcagic dal primo minuto assieme a Gschweidl e Flecker.
Gli ospiti dimostrano di essere fuori forma e vengono fin da subito schiacciati dal Lask e il vantaggio sembra servito su un piatto d’argento quando Sollbauer e Rnic stendono Berisha in area concedendo il rigore. Dal dischetto va Michorl ma come a Graz il portiere intuisce e Kofler mantiene la sfida in parità. I bianconeri attaccano ma ancora Kofler su Berisha e Dresher sulla linea su Bruno riescono a mantenere sullo 0-0 il risultato alla fine del primo tempo.
Il Wolfsberger si arrocca in difesa, ma soffre le azioni veloci della squadra di Glasner e così Huttenbrenner deve stendere Ranftl lanciato a rete ed è ancora rigore. Questa volta a calciare è Ullmann che segna il vantaggio nonostante Kofler sfiori la palla. Ora i carinziani devono attaccare per evitare l’ennesima sconfitta e all’ultimo minuto anche Kofler va in attacco per sfruttare un calcio d’angolo. Il Lask riesce però ad uscirne e a far scattare il contropiede con i subentranti Rep e Joao Victor con quest’ultimo che deposito in rete la sua prima marcatura in Bundesliga.
Tre punti d’oro per continuare a sognare l’Europa, mentre per il Wolfsberger è sempre più notte fonda.
Red Bull Salisburgo-Mattersburg 2-0
Dopo aver ottenuto il punteggio massimo nei due scontri diretti con Sturm Graz e Rapid Vienna la capolista Red Bull può pensare ad incontri più semplice, anche se all’andata il Mattersburg venne piegato solo a tempo scaduto.
Rose ripropone Dabbur e Gulbrandsen, ma nel suo 4-3-1-2 schiera come trequartista Rzatkowski. Sempre 4-2-3-1 per Baumgartner con Prevljak prima punta e Renner preferito a Pink sulla sinistra.
Gli ospiti della Burgenland giocano bene e senza paura e per poco non passano in vantaggio grazie ad una staffilata da fuori di Perlak che esce di un soffio. È poca cosa in attacco il Red Bull che si vede solo con il solito Dabbur che però va troppo molle con il tocco sotto davanti a Kuster e permette a Ortiz di rientrare e spazzare poco prima della linea.
Nella ripresa la situazione sembra non cambiare con i biancorossi estremamente in difficoltà ed incapaci di creare varie occasioni e quando riescono con Gulbrandsen e Berisha trovano sempre un reattivo Kuster. Mancano pochissimi minuti quando Hwang taglia la difesa del Mattersburg e serve perfettamente Dabbur che incrocia il sinistro e trova finalmente il gol che sblocca il risultato. È un vero sospiro di sollievo per la capolista che a fine partita mette in cassaforte il risultato con un facile tap in di Minamino dopo una devastante azione sulla destra di Yabo.
Vittoria sofferta contro un Mattersburg mai domo e che continua a soffrire tremendamente questi cali di concentrazione nei minuti finali.
Sankt Pölten-Austria Vienna 1-0
Dopo il ritorno alla vittoria nella trasferta di Wolfsberg l’Austria Vienna ha la ghiotta occasione per ottenere altri tre punti in casa dell’ultimissimo Sankt Pölten.
Lederer le prova tutte e nel suo 4-1-4-1 fa debuttare in attacco da titolare il giovane Maximilian Entrup, mentre Fink, causa anche la squalifica di Holzhauser, rivoluziona la squadra con De Paula in cabina di regia e la novità Stark in difesa.
I viola non hanno nessuno che sappia impostare il gioco e il Sankt Pölten se ne accorge e prova ad approfittarne. Entrup sfiora il gol con un bel colpo di testa, ma non inquadra la porta per poco e Schutz e poco preciso e spara addosso ad Hadzikic una bella occasione.
Il secondo tempo inizia anche peggio per i capitolini ed ecco che avviene il patatràc. Alhassan allarga male per Stark che viene battuto in velocità da Schutz che però si allunga troppo la palla ed è molto angolato. Inspiegabilmente Hadzikic tenta l’uscita, ma il 20 gialloblu lo anticipa e riesce a farsi atterrare e per l’arbitro Walter Altmann è rigore. Dal dischetto calcia Capitan Hofbauer che quasi da fermo incrocia e porta in vantaggio i suoi. Ci si aspetta la reazione dell’Austria, ma non arriva e Riegler non deve effettuare una parata per tutta la partita.
Il Sankt Pölten dopo diciassette giornate ha finalmente ottenuto la prima vittoria del suo campionato ed è di prestigio perchè è sempre sinonimo d’orgoglio battere l’Austria Vienna, anche se questi viola hanno veramente bisogno di una scossa.
Rapid Vienna-Altach 1-2
A chiudere il turno infrasettimanale c’è il posticipo all’Allianz con il Rapid che deve rispondere alle vittorie di Red Bull e Sturm se vuole ancora sognare il ritorno alla vittoria del titolo, ma l’Altach non è venuto in gita a Vienna.
Djuricin gioca la carte delle due punte Joelinton-Kvilitaia al posto dell’acciaccato Schobesberger, mentre Schmidt conferma Tekpetey come centravanti e Ngwat-Mahop come rifinitore.
Le due squadre giocano entrambe di attesa e ne esce un lento e noioso primo tempo con una sola occasione per Joelinton che non inquadra la porta da pochi passi grazie alla decisiva deviazione di Zech.
La ripresa inizia in maniera diversa e l’Altach quasi casualmente sfiora il vantaggio. Lienhart crossa male, ma la traiettoria è strana e inganna Strebinger e solo il palo salva i viennesi da un rocambolesco svantaggio. Il Rapid pareggia il palo subito dopo con Schwab che colpisce benissimo di testa e lascia di sasso Kobras, ma il legno lascia la sfida ancora sullo 0-0. I viennesi macinano gioco, prima il cross di Pavelic è raccolta da Schaub che gira di testa, ma Kobras devia sulla traversa ed è inutile la ribattuta in gol di Kvilitaia perché è fuorigioco. Capitan Schwab prende in mano la squadra e con una grande cavalcata arriva al limite dell’area prima di servire Schaub che con un perfetto tiro a giro di sinistro trova finalmente il gol del meritatissimo vantaggio. D’ora in poi la partita perde una qualsiasi logica. Salomon alza un lungo campanile di testa da centrocampo che trova Aigner da solo in area e in posizione regolare causa l’errore di posizione di Bolingoli-Mbombo. Il centravanti è lento e permette il rientro di Petsos che si frappone fra il suo tiro e Strebinger. Il greco ferma la palla un po’ di fianco e un po’ di mano, ma per Manuel Schuttengruber è rigore e incomprensibilmente cartellino rosso. Aigner va dagli undici metri e trova il gol del pareggio e ora per il Rapid in dieci è dura vincerla. L’Altach prende coraggio e a fine partita il fischietto austriaco ne combina un’altra. Gebauer entra in area smarcato e non appena sente l’appoggio della mano di Bolingoli-Mbombo viene fischiato un altro rigore ed un’altra espulsione. Signor Shuttengruber lo sa che fischiare un rigore non vuol dire automaticamente cartellino rosso? Aigner calcia dalla stessa parte e Strebinger tocca, ma non abbastanza per evitare l’immeritato 1-2.
Il Rapid perde la sua seconda partita consecutiva, ma ha molto da recriminare per come è stata indirizzata la sfida. L’Altach se la ride e ottiene tre punti che la rimettono in corsa per un posto in Europa League.
17 giornata
Lask Linz-Wolfsberger 2-0
Rapid Vienna-Altach 1-2
Red Bull Salisburgo-Mattersburg 2-0
Sankt Pölten-Austria Vienna 1-0
Sturm Graz-Admira Wacker 6-1
Classifica
1.Red Bull Salisburgo 40
2.Sturm Graz 38
3.Rapid Vienna 29
4.Admira Wacker 25
5.Lask Linz 23
6.Austria Vienna 22
7.Altach 22
8.Wolfsberger 14
9.Mattersburg 14
10.Sankt Pölten 7
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