Sembrava un turno favorevole: il Liverpool, miglior attacco del campionato e imbattuto in casa da sedici partite ospitava lo Swansea, peggior difesa della Premier e in un momento complicato a livello di risultati. Nel calcio, però, nulla è scontato e allora ecco che ad Anfield accade l’impensabile: i ragazzi di Paul Clement vincono per tre a due e si rilanciano in chiave salvezza. Gli Swans con questo successo salgono a diciotto punti e, per il momento, sarebbero salvi; disastro totale, invece, per il Liverpool che perde punti preziosi e domani il Chelsea può scappare definitivamente (Blues impegnati nella gara casalinga contro l’Hull City).
Liverpool, un disastro totale
Firmino non basta; il Liverpool, nonostante la doppietta dell’ex giocatore dell’Hoffenheim, non riescono ad evitare una clamorosa sconfitta. La gara per i ragazzi di Jürgen Klopp inizia male con un primo tempo giocato a bassi ritmi e con poco movimento delle punte che non sono mai riuscite ad impensierire la difesa avversaria. Nella ripresa i Reds sono stati costretti ad inseguire il doppio svantaggio e, dopo aver trovato il pari, si sono dovuti arrendere al nuovo vantaggio Swansea. Pessima prova della retroguardia del Liverpool; la linea difensiva, ogni volta che veniva attaccata, andava in tremenda difficoltà. Sconfitta che per Lallana e compagni assume il sapore di un vero e proprio disastro dal momento che il Chelsea può scappare a più dieci.
Swansea, trionfo nel segno di Llorente
Se per il Liverpool è un sabato nero non si può dire lo stesso per lo Swansea che esce con il morale a mille da Anfield; i ragazzi di Paul Clement giocano la loro partita cercando di limitare i danni e colpire quando ne hanno la possibilità. E oggi gli Swans sono stati bravissimi nello sfruttare le occasioni che hanno avuto: quattro tiri, tre goal e un palo. Partita perfetta di una squadra che è stata letteralmente trascinata da un Fernando Llorente in forma stellare. La vittoria di oggi fa morale ma soprattutto regala tre punti importantissimi: la strada per la salvezza, forse, non è poi così impossibile.