La Dinamo Kiev attende il suo debutto nella nuova edizione della Champions League contro il Napoli portando a casa un pareggio importantissimo contro gli eterni rivali dello Shakthar Donetsk. Il rigore trasformato da Gusev nella prima frazione di gioco, a cui risponde Dentinho al 77′, ha permesso alla squadra della capitale ucraina di mantenere invariate le distanze dal primo posto, occupato proprio dallo Shakhtar.
Un modulo solido
Il fattore principale che ha permesso alla Dinamo di strappare almeno un punto agli avversari è stato un modulo davvero solido, molto diverso da quello usato abitualmente da Rebrov: il solito 4-3-3 perfezionato da due anni di duro lavoro si è trasformato in un ultra difensivo 4-5-1, con Moraes come unica punta davanti ad un centrocampo quasi invalicabile. Il vero punto forte della squadra però è la grande alchimia creata in campo dal tecnico, che è riuscito a non far destabilizzare la squadra neanche nei difficili periodi della guerra civile che hanno convinto molti giocatori a scappare via dall’Est Europa. Rebrov inoltre, con la sua grande esperienza da giocatore maturata negli anni d’oro della Dinamo Kiev accanto a uno come Shevchenko, ha trasmesso alla sua squadra una mentalità vincente che ha portato gli ucraini a vincere gli ultimi due campionati consecutivi.
Il momento di forma della Dinamo Kiev
La partenza a razzo in campionato, con le cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta, fanno ben sperare la Dinamo Kiev anche in ottica Europa: sono lontani i tempi in cui la compagine ucraina sfiorò l‘accesso alla finale di Champions League nella stagione 1998/99, ma il futuro sembra davvero essere roseo. A spiccare su tutti ieri a sorpresa non è stato Yarmolenko, stella indiscussa della squadra e della sua nazionale, dotato grande estro e un’invidiabile tecnica individuale, ma Junior Moraes, autore della rete del momentaneo 1-0 e capocannoniere del campionato con 4 reti assieme a Kolomoets. La Dinamo però non è trascinata soltanto dalle reti del brasiliano, che da solo con una tripletta ha praticamente messo KO l’Oleksandriya, quinta forza del campionato: ad andare in rete in queste prime sette gare sono stati ben otto giocatori, a dimostrazione che la squadra di Rebrov può far affidamento su più giocatori di qualità. La partita contro i rivali dello Shakthar ha rivelato ancora una volta come la Dinamo Kiev sia ormai una squadra affermata a livello nazionale: il Napoli dovrà fare molta attenzione a non sottovalutare un avversario così ostico e voglioso di tornare a splendere anche in Europa.